Pizzarotti punta sul turismo: “perchè Parma è la capitale del gusto”

Il sindaco di Parma Federico Pizzarotti all'inaugurazione dell'Nh Parma

All’inaugurazione del 50esimo albergo della catena spagnola NH hotel group, ha partecipato anche il sindaco della città, il pentastellato Federico Pizzarotti, perchè “vogliamo sviluppare la ricettività. E svilupparne una di qualità- ci ha detto a noi di WBM il sindaco – . Fino ad oggi abbiamo avuto visitatori per business, grazie alle aziende che abbiamo in città e alla Fiera, mentre i turisti erano perlopiù di passaggio e spesso pernottavano in un’altra città. Ora vogliamo farli  rimanere almeno 1 o 2 notti, facendo sistema con le eccellenze del territorio, come i castelli e i salumifici o in città con la Musica”.

Per questa ragione Parma ha accolto subito e con entusiasmo la proposta di adesione al protocollo di Explora per le città del gusto,”perchè è importante caratterizzarci come città – spiega Pizzarotti -. Vogliamo infatti proporre pacchetti emozionali per la scoperta del territorio, su cui stiamo raccogliendo aziende per farle entrare in questo protocollo di prodotto. E, naturalmente, è importante anche il sodalizio che la città avrà con il nuovo NH Parma”.

Tra le altre cose in via di realizzazione sul turismo, anche una app che presenti tutte le eccellenze del territorio. Soprattutto quelle gastronomiche. “Perchè noi siamo la Città del gusto” sottolinea Pizzarotti, che vede nella vicina Bologna “una minaccia” a questa investitura, da quando Eataly si è alleata con la capitale emiliana, per la realizzazione del grando parco a tema cibo del mondo: il Fico.  “L’idea di questo Fico la devo ancora capire – ha detto ai media Pizzarotti -.  Sicuramente può essere un’ottima attrazione turistica, visto che Bologna grazie all’aeroporto può mobilitare più visitatori. Ma da qui a parlare di capitale del cibo ne passa. Con il Cibus la capitale riconosciuta del gusto siamo noi. Abbiamo anche lanciato “Parma taste of future”, che propone la nostra come “la città del buon gusto”. I nostri prodotti tipici non si contano: il prosciutto di Parma, il culatello di Zibello, il salame felino, il parmigiano reggiano, il fungo di Borgotaro”…  Insomma, un’altra bega di medievale memoria oppure la strenua difesa di un territorio ricco di eccellenze ma, forse, più conosciuto a livello di prodotti che di attrazioni turistiche? Pizzarotti, e la sua giunta ci crede, tanto che sarà proprio Cibus a occuparsi nel padiglione dedicato ai prodotti alimentari ialiani di “Federalimentare4Expo”.