Il presepe napoletano piace allo straniero e diventa prodotto turistico

Il buon Eduardo De Filippo lo chiedeva al figlio nella rappresentazione del classico ‘Natale in casa Cupiello’: “Lucariè, te piace ‘o presepio'”. E puntualmente, il giovane scapestrato rispondeva con un secco “No!”, tranne cambiare idea in punto di morte del padre. A tutti gli altri invece, il presepe piace. Eccome. Proprio Napoli si fa ambasciatrice di una testim0nianza diretta del perseverare di una tradizione, quella dell’arte e della rappresentazione presepiale, che presto troverà uno sbocco definitivo anche sui tavoli dell’offerta turistica.

Sono state infatti oltre dodicimila le presenze nei due week end natalizi di rappresentazioni per il presepe vivente realizzato a Napoli nella scenografia di Castel dell’Ovo dalla Camera di Commercio di Napoli in collaborazione con la Curia. In fila ogni sera anche numerosi gruppi di turisti cinesi e americani per partecipare alla rappresentazione nelle sale a piano terra trasformate in botteghe degli antichi mestieri animate da oltre cento figuranti in abiti del Settecento. L’iniziativa ad ingresso gratuito è stata realizzata nell’ambito del programma di promozione delle attività turistiche e imprenditoriali dell’ente camerale partenopeo “#nataleconoi”.

Un successo che ha convinto gli artefici dell’iniziativa a puntare sul prespe come prodotto turistici “Il presepe vivente nel Castel dell’Ovo diventerà, a partire dal prossimo anno, un vero e proprio attrattore turistico nazionale per le festività natalizie – ha annunciato infatti il presidente della Camera di Commercio di Napoli, Maurizio Maddaloni – e già dal prossimo mese di febbraio in occasione delle Bit di Milano e delle borsa internazionali del turismo di Berlino e Mosca proporremo questo evento ai tour operator mondiali, dopo il successo di pubblico e soprattutto di tanti turisti stranieri ospiti dei nostri alberghi in questi giorni”.