Le otto proposte alla politica per il congressuale italiano

Otto proposte alle istituzioni per collaborare insieme allo sviluppo del turismo congressuale in Italia. Sono quelle contenute nel Libro Bianco dedicato al settore presentato a Firenze nel corso di BTC – Borsa del Turismo Congressuale che si chiude oggi nel capoluogo toscano.

La pubblicazione, realizzata da Meeting Consultants per conto di Federcongressi&eventi e BTC e di cui è autrice Gabriella Ghigi, propone il quadro del valore del mercato e dello status quo dell’Italia come sede degli eventi, ma presenta anche alle istituzioni le proprie proposte sugli ambiti di attività nei quali la politica potrebbe dare una mano qualificata ed efficace.

Ma dove si può o si deve intervenire? Il Libro Bianco, dopo un’attenta analisi sui punti di forza e di debolezza dell’offerta nazionale e di un benchmark con le best practice di alcune città o paesi stranieri, propone un elenco sintetico di proposte rivolte alle istituzioni: si va da una strategia di sviluppo ventennale allo sviluppo dell’intermodalità treno-aereo, da una richiesta di hotel più efficienti alla necessità di connettività a banda larga, dalla comunicazione degli eventi alle semplificazioni e agevolazioni fiscali e poi la messa in rete di chi può facilitare l’acquisizione di eventi e la necessità di informazione e formazione proponendo la creazione di un osservatorio nazionale e un programma di formazione continua per il personale all’interno delle istituzioni.

Il Commissario straordinario di Enit Cristiano Radaelli ha confermato l’importanza che l’Agenzia nazionale del turismo attribuisce al congressuale, che ha margini e indotto più elevati rispetto al turismo leisure. L’Enit si porrà come direttore d’orchestra della promozione italiana specifica. “Con ciò si tenga conto – ha anche osservato – che Vienna, indicata dal Libro Bianco fra le best practice, dispone del 50% in più di ciò che Enit ha a livello nazionale. Stiamo mettendo a fattor comune varie risorse per sviluppare nuovi progetti, e svolgeremo pure un ruolo di sollecitatore rispetto ad altri enti affinché certe situazioni di vincolo si sblocchino”

La Presidente del Convention Bureau Italia Carlotta Ferrari ha osservato come i nostri Convention Bureau locali siano quasi eroici, se si confrontano gli aiuti e i sostegni che ricevono i pari organismi all’estero. “I turisti – ha detto – arrivano lo stesso perché il nostro è un Paese bellissimo, ed è per questo, forse, che i politici non intervengono. Contiamo molto sulla presenza dei sindaci e sul ruolo che l’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani (ANCI) potrà avere nel mettere in rete tutti coloro che potranno contribuire alla crescita”.

Anche il presidente di Federcongressi Mario Buscema tira in ballo la politica invocando stabilità. Ripercorrendo infatti gli ultimi tratti di strada percorsi dal settore, ha evidenziato l’importanza del Tavolo di coordinamento istituito presso l’Enit, a cui si sono sedute le Regioni e tutte le associazioni di categoria che hanno interesse verso il congressuale, assicurando che l’associazione continuerà in quest’opera, nonostante gli alti e i bassi dovuti soprattutto all’elevato turn over dei referenti politici.

Raccogliendo l’invito del Convention Bureau Italia, il presidente dell’ANCI Piero Fassino ha dato la disponibilità dell’associazione dei Comuni a contribuire alla messa in rete delle informazioni e delle competenze che possono favorire il comune successo congressuale mentre Firenze, per voce del sindaco Dario Nardella, ha fatto sapere che, per assecondare vocazione e potenzialità congressuale della città, ha deciso di destinare una parte dell’imposta di soggiorno alla promozione il congressuale: “Magari ciò non cambierà la percezione di questa tassa – ha riconosciuto Nardella – ma certamente porterà ritorni tangibili potenzialmente elevati”.