Google non è diventato una nuova Ota: lo era già da tempo come metamotore con Google Hotel Finder e Google Flights. Oggi però fa una mossa che la avvicina di più al modello di business di Booking ed Expedia e che quasi prende in giro l’antitrust europea. Se infatti si va sulla pagina di Google Hotel Finder ora appare laconico un messaggio di ringraziamento che spiega come quella pagina ha esaurito la sua funzione: la ricerca di hotel è perfettamente integrata all’interno di Google Search e di Google Maps e con un nuovo modello di pricing non più basato sul costo per click ma sul costo a performance: una commissione percentuale solo a prenotazione avvenuta. Una rivoluzione la cui sperimentazione era partita a luglio, come abbiamo raccontato qui, e che è avvenuta in collaborazione con Sabre.

hotelfinder

Il nuovo modello, chiamato Hotel Ads Commission Programme, è già attivo in tutto il mondo. Praticamente una resa al modello di business vincente di Booking.com e di Expedia, a cui si stanno adeguando anche Tripadvisor e Trivago con i loro sistemi di prenotazione diretta. Lo stesso Google sta testando un sistema di questo tipo (Book on Google) ma per ora solo negli Stati Uniti: facile però pensare che sarà la prossima evoluzione del sistema. Se siete curiosi di capire come funzionerà lo spiega bene questo post su Linkedin.

Un nuovo modello di business, dunque, e che rappresenta anche un campanello d’allarme per l’Antitrust della Ue che già indagava su Google per abuso di posizione dominante per la preminenza di Google Finder nella Search. Ma ora che Google Finder non esiste più bisognerà quanto meno riformulare le accuse.