Roci (Settemari): “La Grecia tenga duro sul turismo”

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Non abbassare la guardia e di continuare a prestare massima attenzione al turismo: è l’appello che Mario Roci, presidente di Settemari indirizza alla Grecia e al suo Governo attraverso una sua dichiarazione.

Roci pone l’accento sulla situazione del Paese che sta causando danni al sistema turistico locale: “Da mesi si parla del debito greco. Sono state fatte dozzine di incontri “decisivi” e la Troika persegue i propri obiettivi di bilancio con modalità più consone a quelle di freddi ragionieri che a quelle da leader politici di un mondo complesso. Per contro, i greci devono fare i conti con una situazione interna delicata e con un’eredità di decenni che potremmo definire “levantina”. Mi chiedo se qualcuno faccia responsabilmente mente locale sui danni che questa situazione sta causando al turismo, fonte primaria di risorse, utili più che mai alla Grecia anche per essere in grado di ripagare il suo debito. E nulla sta cambiando anche ora che sta iniziando la stagione turistica”.

Il presidente di Settemari critica quelle che definisce tristi operazioni di sciacallaggio dove si sprecano le copertine, gli articoli e i servizi televisivi che dipingono una Grecia in svendita. E chiede un intervento dell’Europa, chiamata a prendere decisioni anche drastiche: “Penso che sia indispensabile un intervento chiaro da parte di Bruxelles che sforna regole per tutto. Si deve regolamentare ciò che i costituenti non avevano previsto: l’uscita dall’euro, con delle fasi di massima prevedibili”. E avendo a cuore ovviamente il turismo, l’imprenditore piemontese auspica di continuare a mantenere sul turismo quell’attenzione “come è stato fatto, quasi miracolosamente fino ad ora”.

“Soprattutto a quello estivo – aggiunge Roci . che è una delle poche forme di sopravvivenza su cui può contare il Paese. Perché poi, solo per dare una forma concreta ad alcune considerazioni teoriche, in Grecia gli hotel che erano ottimi continuano a esserlo, l’aeroporto di Atene è quello che dovrebbe essere, ovvero un hub internazionale che i cui servizi e negozi non chiudono mai (altro che il nostro Malpensa…), gli aeroporti sulle isole funzionano e le persone continuano ad essere accoglienti come prima”.