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Ronchi dei Legionari chiude l’anno in passivoERT

L'aeroporto di Trieste Ronchi dei Legionari

Lo scalo aeroportuale triestino di Ronchi dei Legionari chiude l’anno con una cifra negativa. Meno 14% di passeggeri e un passivo a bilancio pesano sulla società controllata dalla Regione Friuli Venezia Giulia. Il calo è motivato dalla crisi di Alitalia e dal ridimensionamento di Ryan Air e altri vettori che sono falliti o hanno ridotto le tratte. “Sono un cattivo amministratore? Liberi di pensarlo, ma i risultati sono stati portati a casa”, sostiene il presidente di Aeroporto Fvg, Sergio Dressi, ricordando i bilanci in attivo degli anni passati e i picchi di passeggeri, 882 mila nel 2012, prima della flessione degli ultimi due anni. Per il futuro, i presidente assicura che “stiamo lavorando e speriamo di portare a casa dei risultati, arrivando a una sinergia con Venezia perché la concorrenza è improponibile”.

D’altronde, la battaglia tra Dressi e la giunta regionale è stata un’escalation di diffidenza: “La campagna denigratoria nei miei confronti ha creato un danno all’aeroporto e alla Regione, non so a che pro e chi sia il mandante”, aggiunge Dressi. La convocazione per l’audizione del presidente dello scalo di Ronchi conteneva come motivazione l’illustrazione e analisi della situazione dell’aeroporto regionale, ma in realtà le tre ore di riunione della quarta commissione consiliare sono state un nuovo capitolo dello scontro in corso fra Dressi e la giunta, rappresentata in Commissione dall’assessore al patrimonio, Francesco Peroni.