Periodo di vacche magre per Ryanair: dopo la Regione Sardegna anche la Puglia mette in stand-by l’accordo di co-marketing con la low cost irlandese. Il finanziamento regionale approvato prima di Natale prevedeva 13,8 milioni destinati ad Aeroporti di Puglia che a sua volta li avrebbe utilizzati per la campagna di promozione del turismo incoming. Vale a dire i soldi destinati in gran parte a coprire i costi della convenzione con Ryanair per gli aeroporti di Bari e Brindisi. Il governatore Michele Emiliano ha bloccato la delibera per poter esaminare con più calma il provvedimento, spiega la Gazzetta del Mezzogiorno.

Il contratto tra Aeroporti di Puglia e Ryanair, che fino al 2010 era sostenuto da fondi europei, prevede un contributo di 12 milioni di euro l’anno. In cambio, la compagnia irlandese garantisce 33 rotte (20 da Bari, 13 da Brindisi) e 3 milioni di passeggeri l’anno.

A ottobre 2014 la giunta Vendola aveva approvato una delibera con cui si impegnava a finanziare il progetto per cinque anni dal 1° novembre 2014 al 30 ottobre 2019. I soldi per coprire il primo anno però non erano disponibili e sono stati inseriti nella manovra di assestamento approvata dopo l’estate e deliberata solo a fine anno. Un costo importante a cui il governatore non ha voluto dare il via libera, richiedendo ai suoi collaboratori un’analisi più approfondita dell’impatto della manovra che costerebbe alle casse regionali oltre 60 milioni di euro in 5 anni. Verranno valutati costi e benefici in caso di rinuncia: sul piatto, oltre alle penali previste dal contratto, c’è tutto l’indotto turistico portato dalla low cost irlandese.