Ryanair, “continuiamo a investire su Milano”. Nonostante la tassa municipale 

Da sinistra, John Alborante e David O'Brien di Ryanair
Da sinistra, John Alborante e David O'Brien di Ryanair

Milano Bergamo e Milano Malpensa punti chiave dello sviluppo di Ryanair in Italia. Lo hanno confermato oggi, in conferenza stampa, David O’Brien, Chief Commercial Officer della compagnia, e John Alborante, sales & marketing manager per Italia, Croazia e Grecia.

Le novità sono tante, e di sostanza: a Bergamo il vettore posizionerà 16 aeromobili – uno in più del 2015 – e aprirà cinque nuove rotte: Amburgo, Norimberga e Praga, con frequenza giornaliera, Timisoara, cinque voli a settimana, e Danzica, tre frequenze a settimana. In totale, si tratta di 57 rotte. A Milano Malpensa Ryanair avrà due aeromobili basati, uno in più dell’anno scorso, e attiverà quattro nuove rotte per Catania (4 frequenze al giorno), Bruxelles (2 al giorno), Sofia (giornaliera) e Gran Canaria (una a settimana). Dallo scalo varesino saranno pertanto otto le destinazioni servite.

“Si tratta di incrementi dovuti alle ottime performance che abbiamo registrato” dicono O’Brien e Alborante. “Ci aspettiamo di movimentare 9,3 milioni di passeggeri da Orio al Serio, contro i 9 dell’anno scorso, e 1,3 milioni di Malpensa”. Per quanto riguarda l’Italia in generale, Ryanair vanta una quota di mercato del 25% e  27 milioni di passeggeri trasportati: “Siamo la prima compagnia del paese” afferma O’Brien.

Nonostante l’evidente interesse per il nostro paese, il Chief Commercial Officer del vettore si toglie qualche sassolino dalla scarpa in merito alle mosse del governo italiano: “Dall’inizio di gennaio, la tassa municipale a carico di ogni passeggero in partenza dall’Italia è aumentata di 2,5 euro, arrivando a toccare i 9 euro a biglietto. La cosiddetta addizionale comunale è un balzello che va al Fondo speciale che garantisce ammortizzatori sociali aggiuntivi ai lavoratori del trasporto aereo. Ovvero, paga la cassa integrazione dei piloti Alitalia”. “Un’anomalia tutta italiana quella di alzare le tasse in un momento in cui tutti gli altri paesi europei le abbassano, e che potrebbe penalizzare in particolare modo i piccoli aeroporti” aggiunge Alborante.Il management di Ryanair, però, è ottimista: “A livello globale, movimentiamo 106 milioni di passeggeri da 78 basi. Voliamo in 31 paesi europei. Prenotazioni, traffico e riempimento continuano a essere in crescita. Vantiamo una flotta di 350 aeromobili abbiamo un ordine per ulteriori 350 Boeing di nuova generazione. Siamo forti anche del nostro prezzo medio, 47 euro a tratta, molto meno dei competitor”. Per i passeggeri, poi, ci potrebbero essere ulteriori vantaggi tariffari: “Nel 2017 risparmieremo sul carburante 430 milioni di euro a livello globale. Un risparmio che convertiremo in prezzi migliori per i nostri clienti” conclude O’Brien.