Sardegna, albergatori ottimisti ma cautela sull’allungare la stagione

Federalberghi Sardegna e Confcommercio in collaborazione con CdC & Partners ha intervistato un campione relativo a oltre il 30% delle strutture alberghiere presenti sull'isola. Il 58,2% degli operatori è fiducioso nei tre mesi estivi e tra questi il 25,5% si aspetta un aumento delle presenze stimato tra il 5% e il 10%

Ottimismo per l’estate 2015, ma prudenza nello scegliere se allungare la stagione.

Questa è la risposta di 275 albergatori sardi intervistati da Federalberghi Sardegna e Confcommercio in collaborazione con CdC & Partners. Si tratta di un campione relativo a oltre il 30% delle 913 strutture alberghiere (107.264 posti letto) presenti sull’isola.

Il 58,2% è fiducioso nei tre mesi estivi e tra questi il 25,5% si aspetta un aumento delle presenze stimato tra il 5% e il 10%. Per il 25,5% degli albergatori la stagione 2015 sarà stabile, ma c’è un 16,4% di pessimisti secondo i quali si registrerà un calo delle presenze. E niente vantaggi derivanti da Expo: per l’82% degli intervistati non ci sarà alcun aumento delle presenze dovuto agli stranieri in visita a Milano.

Rispetto al 2014 sembra costante anche il numero degli impiegati nel settore (70,6%), ma qualcuno ha incrementato il proprio organico (19,6%) da 1 a 5 unità. E se c’è chi ha tagliato il personale lo ha fatto per il mancato finanziamento del bando regionale Lunga Estate, per la riduzione delle presenze (24,2%) o dei margini operativi (18,3%).

I dati parlano chiaro, dunque. Commenta il presidente regionale di Federalberghi, Paolo Manca: “per tornare a investire allungando la stagione e quindi assumere creando posti di lavoro, ci occorre quel supporto chiamato Lunga Estate che, semplificato nelle procedure, fornisce una riduzione certa della voce più onerosa per le imprese: il costo del lavoro”.