Seed&Chips, il foodtech muove 636 milioni di dollari, 14 in Italia

Marco Bicocchi Pichi, Presidente di Italia Startup

In occasione della seconda giornata di Seeds&Chips, The Global Food Innovation Summit, evento dedicato alla tecnologia e all’’innovazione nella filiera agroalimentare, in corso fino all’11 maggio a Milano, Marco Bicocchi Pichi, Presidente di Italia Startup, ha preso parte all’incontro dal titolo “Future Food Valley” durante il quale si è discusso sui temi relativi al peso e al ruolo delle startup nel comparto dell’alimentare.

“Il mercato dell’agroalimentare in Italia è ancora profondamente legato alla dimensione delle microimprese, realtà i cui fatturati restano spesso ancora al di sotto di una certa soglia.” ha dichiarato Marco Bicocchi Pichi, Presidente di Italia Startup sul palco di Seeds&Chips “Un settore, quello dell’agroalimentare, che può essere dunque reso più attrattivo e produttivo grazie alle nuove tecnologie. Le startup in questo senso possono essere una leva strategica per inserire nuove soluzioni all’interno delle imprese già esistenti, in una logica di open innovation. Le startup italiane devono pensare globale ed essere catalizzatori di sapere verso l’estero, consapevoli che il food rappresenta uno degli ambiti chiave del Made in Italy in cui sviluppare nuova impresa e innovazione.”

I dati dell’Osservatorio Smart AgriFood del Politecnico di Milano e dell’Università degli studi di Brescia, descrivono un settore in evoluzione che ha raccolto nel 2016 finanziamenti per un totale di 636 milioni di dollari. Lo studio, condotto su scala mondiale, ha censito 182 startup del settore foodtech. Gli Stati Uniti la fanno da padroni confermandosi la sede del 52% delle startup censite dallo studio. Sono italiane invece l’11% delle nuove imprese che coniugano innovazione e agricoltura e che muovono poco di più di 14 milioni di euro di investimenti.