Sentenza del Tar del Lazio: le guide turistiche potranno operare in ogni luogo di Italia ed Europa

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La sentenza del Tar del Lazio ha stabilito che le guide turistiche abilitate possono esercitare in ogni luogo d’Italia e d’Europa

Le guide turistiche abilitate possono esercitare in ogni luogo d’Italia e d’Europa. Lo ha stabilito la sentenza del 24 febbraio 2017 del Tar del Lazio, che ha accolto il ricorso di alcune guide che si opponevano al decreto del Ministro dei beni, delle attività culturali e del turismo dell’11 dicembre 2015, pubblicato sulla gazzetta ufficiale del 26 febbraio 2016, recante “individuazione dei requisiti necessari per l’abilitazione allo svolgimento della professione di guida turistica e procedimento di rilascio dell’abilitazione nella parte in cui si prevedeva nuovi esami per l’abilitazione per specifici siti individuati nel decreto ministeriale del 7 aprile 2015 limitandone le prestazioni nell’ambito di appartenenza”.

Ma non tutti sono contenti della sentenza, anzi. Il motivo? Come può una guida turistica di Berlino spiegare la storia, le leggende e la vita quotidiana della Reggia di Caserta o dell’Abbazia di Chiaravalle, vicino a Milano?

 “Si starebbe creando confusione tra la figura di accompagnatore e guida turistica nata quest’ultima per essere una figura professionale che possa illustrare, trasmettere le sensazioni, la storia e le emozioni di un luogo particolare – ha dichiarato Mariangela Palmisano di Confedercontribuenti Turismo -. Gli unici probabilmente a trovare beneficio saranno forse grossi T.O. internazionali che alimenterebbero una guerra tra poveri per una strana legge di mercato ma a danno dell’utente che seppur tutelato dalla presenza costante di un’unica figura non saranno garantiti della vera conoscenza di un sito”.