Sì viaggiare, ma vicino: dopo gli attentati, vacanze “a casa” per 8 italiani su 10

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Toscana

Dopo gli attentati di Bruxelles tra gli italiani c’è più paura di andare all’estero, ma non cambia la voglia di viaggiare: cresce così il desiderio di passare le vacanze nella penisola. E’ quanto rivela l’indagine Confturismo-Confcommercio in collaborazione con l’Istituto Piepoli, secondo cui l’indice di propensione al viaggio degli italiani resta a marzo stabile a 59 punti. In base alla ricerca, ripresa da Agi, Oltre quattro italiani su dieci manifestano timore a recarsi all’estero, un valore più elevato di quanto registrato dopo gli attentati di Parigi dello scorso novembre; uno su due afferma che, in conseguenza degli attacchi di Bruxelles, cambierà le proprie abitudini (anche se la maggioranza continuerà a viaggiare all’estero come prima) e otto italiani su dieci scelgono l’Italia per i viaggi nei prossimi tre mesi. La meta preferita è la Toscana, seguita da Lazio e Lombardia; l’effetto del Giubileo sta facendo crescere Roma come destinazione in Italia. La ricerca mostra anche che l’81% degli italiani crede che presto ci sarà un altro attacco terroristico, 14 punti percentuali superiore a quello di novembre 2015. L’Europa rimane l’obiettivo più probabile di eventuali prossimi attacchi terroristici e sette italiani su dieci hanno il timore che il nostro paese possa essere l’obiettivo di un futuro attentato di matrice islamica. In un clima di maggiore incertezza, si riduce la durata media dei viaggi. Il numero medio di notti per viaggio per i prossimi tre mesi diminuisce rispetto a marzo del 2015 dell’11% fino ad arrivare a 3,4 notti. Effetto – spiega lo studio – che va comunque ricondotto in gran parte alla stagionalità fisiologica, dal momento che tra aprile e giugno è normale che prevalgano nelle scelte di viaggio i cosiddetti short break.