Social Media Week di Roma: si parte!

Un momento del discorso di Ignazio Marino, sindaco di Roma, per l'inaugurazioned della SMW 2014 di Roma.

Si è inaugurata oggi nell’Aula Giulio Cesare in Campidoglio, la Social Media Week di Roma, organizzata da Business International, ritornata nella Capitale dopo tre anni di assenza. Ad aprire la settima che parlerà di social media in Italia il sindaco Ignazio Marino, che ha lamentato l’arretratezza italiana sui vari temi web, con un grosso deficit da infrastrutture. Ma il “ritorno” della SMW a Roma sembra già un successo, come ha affermato l’amministratore delegato di Fiera Milano Media Antonio Greco, la società che controlla Business International: “una sfida riuscita, con già oltre 5mila iscritti e 200 relatori per questa manifestazione”.

Ma il deficit infrastrutturale si supera e, come sottolinea Paolo Coppola, consigliere poliico sulle tematiche del digitale, ministero dell’istruzione: “i paesi che sono davanti a noi tecnologicamente si sono basati su una infrasruttura sistente, quella della tv via cavo. Noi che non l’abbiamo possiamo passare subito alla fase più avanzata, ovvero la fibra”.

Una opportunità che, però, manca di fondi: “abbiamo un gap di 25 miliardi di euro di finanziamenti per il settore, che produrrebbero oltre l’1% di pil per il Paese” ha detto il presidente di Confindustria Digitale Elio Catania. Il presidente aggiunge poi che il premier Matteo Renzi, ogg in visita alla Silicon Valley, come ricorda il moderatore dell’incontro, Carlo Alberto Carnevale Maffé, professore Sda Bocconi, “deve battere i pugni sul tavolo e puntare sul digitale. Ci crede perché senno’ non avrebbe messo persone come Coppola o Quintarelli nel team dell’esecutivo. Ci vuole però un cambio di passo”.

Nella seconda parte parleranno  Matteo Stifanelli, country manager Italia di Airbnb, Gian Luca Ranno, country manager di Gnammo, il country manager Italia di FaceBook Luca Colombo, Salvatore Ippolito, country manager di Twitter e Marcello Albergoni, head of Italy and Iberia di Linkedin.