Stop ai voli sull’Ucraina. La storia degli abbattimenti di aerei civili

Mappa della zona Est dell'Ucraina di Flightradar24

Ci si chiede perché questo ordine non sia venuto prima. Anche perché a poche ore dalla notizia dell’abbattimento del Boeing 777 della Malaysia Airlines, vedi la notizia, è circolata la notizia che al Boeing era stato ordinato di volare alla massima altitudine possibile, ovvero 10.000 metri, a causa appunto degli scontri e dei lanci di missili.

L’ordine è quello di interrompere il sorvolo delle regioni orientali ucraine, che è stato comunicato da diverse compagnie europee, tra cui Lufthansa, Air France, Swiss, le russe Aeroflot e Transaero. E molti altri continuano ad arrivare. Dall’Italia l‘Enac informa in una nota: “In attesa di acquisire maggiori elementi e dettagli sulle cause che hanno portato al disastro, l’Enac invita le compagnie aeree nazionali ad evitare il sorvolo delle aeree in questione”. Molti ora i voli che utilizzano corridoi aerei sulla Turchia e sulla Bulgaria.

Purtroppo questo non è il primo volo civile colpito durante dei combattimenti o delle esercitazioni militari. A noi italiani viene subito in mente la tragedia di Ustica, vedi il video della ricostruzione, per il quale sembra ormai certo il coinvolgimento del Dc9 dell’Itavia in una battaglia aerea tra caccia francesi e libici. Una tragedia come questa però ha colpito anche nel lontano 1983 un B747 della  Korean Air Lines,  abbattuto dall’aeronautica sovietica mentre sorvolava l’isola russa di Sachalin con a bordo 269 persone. Nel 1988 fu invece un missile statunitense lanciato dall’incrociatore Vincennes della US Navy ad abbattere un A300 della Iran Air, con a bordo 290 passeggeri. Infine si ritorna nella zona del Sud della Russia, a Sochi, quando nel 2001 un Tupolev Tu-154 della Siberia Airlines fu colpito per errore da un missile antiaereo ucraino lanciato durante un’esercitazione.