Superbonus per il turismo: tutte le ipotesi allo studio

Turismo Italia

Un contributo a fondo perduto per il settore dell’accoglienza, delle strutture ricettive, del divertimento e dei porti turistici. Con l’idea di coniugare la strada dell’efficientamento energetico a quella del sostegno diretto. Secondo quanto è in grado di anticipare ItaliaOggi, sono queste alcune delle misure allo studio del ministero del turismo guidato da Massimo Garavaglia, in attesa che arrivino i fondi previsti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza.

L’idea, di fronte a un piano che metterà a disposizione del settore del turismo circa 2,4 miliardi di euro, è quella di utilizzare il contributo a fondo perduto vincolandone l’impiego verso interventi di efficienza energetica. Una percentuale dei fondi – sottolinea l’articolo – dovrà essere destinata a migliorare l’aspetto delle strutture. Ci sarà poi, anche un tetto all’erogazione, anche se la disciplina dovrà essere autorizzata dal Bruxelles per evitare, anche in questo caso, di incappare in censure di aiuti di stato.

Le spese che saranno riconosciute ammissibili vanno dall’incremento dell’efficienza energetica, alla riqualificazione antisismica, dall’implementazione della digitalizzazione all’eliminazione delle barriere architettoniche. Misure ad hoc per la realizzazione saranno prese anche per le piscine termali. Una percentuale dei contributi ancora da definire dovrà essere impiegata proprio per il miglioramento della tenuta energetica degli edifici e degli impianti.

L’arco temporale di intervento sarà di medio termine e negli obiettivi del ministero c’è l’inserimento delle norme nel primo provvedimento utile. Nelle scorse settimane sono stati sbloccati, con la firma di un decreto, oltre 400 milioni per le imprese del settore turistico, tra cui: agenzie di viaggio, tour operator, guide turistiche, accompagnatori turistici, autobus scoperti, imprese turistico-ricettive, agenzie di animazione ed enti gestori di siti speleologici e grotte.