Traffico aereo, quale crisi: in 10 anni aumentato di oltre il 21% in Italia

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Il traffico aereo non conosce la crisi, e in 10 anni in Italia è aumentato di oltre il 21%. Tra il 2007 e il 2017, proprio nel decennio della crisi economica globale, il trasporto aereo in Italia è aumentato infatti del 21,8%. Lo conferma un rapporto Censis: nel 2016 il traffico negli scali italiani ha superato i 164 milioni di passeggeri, e negli ultimi 5 anni la crescita è stata dell’11,1%. Solo nell’ultimo anno, poi, del 4,6%, e del 6,6% nel primo quadrimestre del 2017. E nei prossimi vent’anni il traffico raddoppierà. Secondo una stima basata sui tassi di crescita previsti per il traffico mondiale (Iata) nel 2035 il numero di passeggeri in Italia arriverà infatti a 311 milioni. Se a livello nazionale il settore aeroportuale vale il 3,6% del Pil, la crescita del trasporto aereo sulle rotte internazionali traina gli investimenti diretti esteri. Secondo Cassa Depositi e Prestiti ogni incremento di traffico del 10% genera aumenti di investimenti dall’estero del 4,7%

E se il turismo mondiale presenta tassi di crescita del 75% negli ultimi 15 anni (+110% per i Paesi emergenti) l’Italia ha il capitale di base per intercettarne quote importanti. Ma per cogliere questa opportunità è necessario il miglioramento quantitativo e qualitativo della connettività aeroportuale. I gate intercontinentali di Fiumicino, Malpensa e Venezia intercettano il 43% del traffico passeggeri, e i 7 aeroporti non gate, con più di 5 milioni di passeggeri all’anno, ne movimentano il 33%.  A questi si devono aggiungere i 32 aeroporti italiani con meno di 5 milioni di passeggeri, che movimentano una quota del 24% sul totale.