TripAdvisor: crescono fiducia e budget di viaggio

A livello globale, nel 2015 2 viaggiatori su 5 pensano di spendere di più per i viaggi. Per quanto riguarda il nostro mercato, la maggior parte degli italiani pensa di mantenere (34%) o aumentare la spesa (28%) per i viaggi

TripAdvisor rende noti i risultati dello studio semestrale TripBarometer. Condotto da Ipsos, lo studio rivela i trend di spesa di viaggio di 32 mercati e si basa sulle risposte di 44.277 viaggiatori e operatori del settore alberghiero a livello mondiale, di cui 4.655 italiani. La stessa analisi è stata applicata a livello nazionale anche al sondaggio business.

Se a livello globale nel 2015 2 viaggiatori su 5 pensano di spendere di più per i viaggi, la maggior parte degli italiani pensa di mantenere o aumentare la spesa: il 34% ha in programma di mantenere invariato il proprio budget, il 28% pensa di spendere una cifra superiore, mentre il 25% spenderà di meno.

Da un confronto anno su anno emerge inoltre che il numero medio di viaggi internazionali pianificati per il 2015 cresce del 10% rispetto al 2014. Il dato si riflette anche nella crescita del numero di viaggiatori, aumentato sia per i viaggi nazionali (+2%) sia per i viaggi internazionali (+16% ).

Più di un intervistato su 4 (28%), soprattutto nel segmento senior, dichiara che l’Italia è la meta dei sogni, rendendola la seconda meta ideale dietro l’Australia. Il principale ostacolo nel visitare il Bel Paese è la mancanza di denaro (72%).

In generale dal 2014 la fiducia del settore alberghiero italiano è in crescita: secondo la classifica dell’Indice di Fiducia degli Albergatori, l’Italia ha un Indice pari a 3.23, posizionandosi al 24° posto su 27 mercati. Più di 7 albergatori italiani su 10 (74%) crede che gli eventi locali – vedi Expo – avranno un impatto positivo sul business, ma la maggior parte dichiara di non voler aumentare le tariffe delle stanze nei prossimi 12 mesi. Una buona notizia per l’88% dei viaggiatori italiani che non uscirà dai confini nazionali e per quelli internazionali, che hanno citato i fattori economici tra i principali ostacoli nel visitare l’Italia.