Tunisia: “Investiremo per rendere sicuri i nostri siti turistici”

Habib Essid, primo ministro della Repubblica di Tunisia
Habib Essid, primo ministro della Repubblica di Tunisia, ad Expo Milano 2015

“Non possiamo negare che l’attentato al museo del Bardo ha rappresentato per noi un colpo molto duro: noi siamo un Paese basato sull’apertura e sull’ospitalità, ed è per questo che il governo intende adottare tutta una serie di misure per rendere più sicuro il nostro Paese, e per rendere sicure le nostre strutture, i nostri hotel, i nostri edifici pubblici e i nostri siti turistici”. Lo ha dichiarato il primo ministro tunisino Habib Essid in visita ad Expo 2015 lo scorso 27 maggio in occasione della giornata nazionale dedicata alla Tunisia insieme al ministro del Turismo, Selma Elloumi Rekik.

Una dichiarazione di intenti che fa seguito al lancio della campagna promozionale #Tunisiaiocivado dei giorni scorsi per rilanciare le visite nel paese in vista dell’alta stagione.

“I flussi turistici europei sono inevitabilmente diminuiti dopo l’attentato al Museo del Bardo nel mese di marzo, che è costato la vita a 23 persone, tra cui 4 italiani. – ha proseguito il premier – Il mio pensiero va a tutte le famiglie delle vittime. Tra l’altro proprio di recente c’è stata la visita ufficiale a Tunisi da parte del Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella con un concerto musicale dell’orchestra della Rai che si è tenuto proprio nel museo del Bardo per rendere omaggio alle vittime”.

Essid ha inoltre ricordato il rapporto di secolare amicizia che lega Tunisia e Italia, secondo partner economico del Paese, e chiesto sostegno all’Europa per proseguire il cammino di riforme nel paese: “Gli attentati hanno posto un freno al processo di democratizzazione che era stato lanciato nel nostro Paese. Un processo che ha portato una nuova Costituzione, con una seconda Repubblica, un nuovo Governo tecnico, un nuovo Parlamento e un nuovo Capo del Governo. Contiamo molto sulle nostre forze per poter procedere, ma anche sull’aiuto dell’Europa, dal punto di vista dell’economia e dal punto di vista degli investimenti”.