Turismo, Enit: l’outdoor traina le scelte per l’estate

Ciset
Oltre il 12% degli europei ha dichiarato lo sport come motivazione principale delle vacanze fatte nel 2015. Dal Ciset un’indagine sul settore

Più di un italiano su due ha programmato per l’estate 2021 di fare una vacanza che, in media, durerà più di una settimana. E’ quanto emerge dall’indagine realizzata da Enit-Agenzia Nazionale del Turismo e Human Company, in collaborazione con Istituto Piepoli.

In particolare, a trainare le scelte dei vacanzieri sarà una il turismo outdoor, con villaggi e agriturismi in testa alle preferenze seguiti da camping e rifugi montani. Non solo, il 65% di chi pianifica una vacanza all’aria aperta sceglierà una destinazione di mare, il 20% la montagna, il 16% città e località d’arte.

Il profilo del viaggiatore outdoor è simile a quello dello scorso anno, con una decisa presenza di giovani (21%) e scarsa di over 64 (3%). Per quanto riguarda il periodo prescelto, se agosto si conferma il mese dominante, settembre registra una crescita significativa, mentre sul fronte delle mete oltre l’80% sceglierà una struttura in Italia, Sicilia in testa (16%), seguita da Sardegna (14%) e Liguria (12%).

“L’ambiente esterno, e il viverlo pienamente, assume una valenza significativa in un contesto che ci ha educato a vivere l’esperienza di viaggio con modalità più sicure ha detto Giorgio Palmucci, presidente Enit – Il 2021 sarà l’anno ideale per intercettare i flussi provenienti dagli Stati confinanti all’Italia, L’Europa e il Nord America rappresentano il bacino principale di provenienza degli adventure traveler, ma è anche uno dei più attivi per presenza di t.o. specializzati nelle nicchie di mercato”,

“Le passate edizioni dell’Osservatorio del Turismo Open Air hanno evidenziato negli ultimi anni la costante crescita del segmento dell’open air in Italia. In era pandemica, pur nel generale calo dei volumi nazionali rispetto ai dati pre-Covid, il comparto ha dimostrato una buona tenuta e registrato un aumento delle presenze dei connazionali, per la sua capacità intrinseca di rispondere alla domanda di un turismo più lento, consapevole e di prossimità”, ha sottolineato Luca Belenghi, Ceo Human Company.