Turismo halal: la crociera muslim-friendly parte dalla Turchia

crociera muslim friendly

La crociera in linea con i principi dell’Islam che partirà da Izmir, in Turchia, il prossimo 27 settembre non è certo il primo tentativo nel suo genere, come pure segnala Il Fatto quotidiano, ma rappresenta un altro tassello del trend in crescita del “Turismo halal“, vale a dire organizzato secondo i dettami del Corano.

Si tratta di un segmento di mercato che secondo Mastercard, che ha stilato il Muslim Travel Index 2015, vale oggi 145 miliardi di dollari e arriverà a 200 nel 2020. Una nicchia spesso concentrata sul turismo religioso ma che in realtà può abbracciare anche il leisure. Per questo Fusion Tour, to della Turchia, sta provando a organizzare la prima di una serie di crociere di questo tipo con un’offerta a bordo nel rispetto dei valori religiosi islamici, con centri benessere e sportivi divisi per donne e uomini, così come anche i bagni turchi e le stanze dedicate alla preghiera. E, ovviamente, saranno vietati l’alcool, i salumi e il gioco d’azzardo.

Il programma, annunciato ieri in conferenza stampa a Istanbul, prevede la partenza il 27 settembre dal porto di Izmir, nella Turchia occidentale, passando dalle isole greche di Rodi e Creta, per raggiungere il Pireo entro il 2 ottobre. ”Non sarà solo una crociera senza alcool o salumi. Sarà un tour storico e culturale che favorirà le conoscenze reciproche”, ha spiegato a DailiSabah.com il general manager di Fusion Tour, Kemal Gunay. Se il progetto avrà successo verranno creati nuovi itinerari: gli organizzatori puntano su Malta, la Croazia e l’Italia, ma pensano anche alle crociere fluviali sul Danubio che possono raggiungere Belgrado, Vienna e Budapest.

Nonostante Fusion Tour assicuri di essere il primo a proporre una crociera di questo tipo, iniziative analoghe sono state organizzate, ad esempio, da Salaam Cruise e da Pelayaran Islamic. Questi sono solo i primi due risultati arrivati da facile ricerca di “islamic cruise” su Google: fra l’altro entrambi sostengono a loro volta di essere i primi in questo settore, ma l’unica cosa sicura è che non saranno gli ultimi.