Umbria, cresce il turismo. Merito delle “cose autentiche”

Umbria
Il duomo di Orvieto, in Umbria

Crescono i numeri del turismo in Umbria: lo dice l’Osservatorio regionale di settore che evidenzia l’incremento degli arrivi e delle presenze nell’estate 2015. Rispetto al 2014, nel periodo da giugno ad agosto l’Umbria ha visto crescere di oltre il 4% gli arrivi e del 0,70% le presenze, con flussi che hanno interessato sia turisti italiani (+4,03% di arrivi e 1,12% di presenze) sia stranieri (+4,27% arrivi e +0,30% presenze). L’incremento è stato significativo soprattutto negli esercizi alberghieri, mentre negli extra alberghieri si è registrato un aumento degli arrivi e un calo delle presenze sia italiane, sia straniere.

A proposito di stranieri, a fronte del calo di Paesi Bassi, Belgio e Germania (che rimangono però i Paesi con il maggior numero di presenze) sono cresciuti molto la Polonia (+37,33% di arrivi e +15,22% di presenze), la Francia (+18,51% arrivi e +19,24% presenze) e il Regno Unito (+12,16% arrivi e +10,38%).

“Questi dati – ha detto l’assessore regionale al turismo Fabio Paparelli – ci confermano che l’Umbria è la meta giusta per chi apprezza le cose autentiche. Oggi accanto alle mete classiche, vengono apprezzati i borghi estranei al turismo di massa, dove il turista cerca autenticità, comfort moderno e tradizione locale. La nostra Regione è pronta ad accogliere questa domanda che è fatta da un turismo esperienziale, intelligente e sostenibile”.