United for Egypt: “l’Egitto è un Paese sicuro” parola del ministro del turismo

Marsa Alam
Marsa Alam

L’Egitto è un Paese sicuro: lo ha detto il Ministro del Turismo Egiziano Hisham Zaazou di fronte alla platea di operatori e giornalisti italiani riuniti a Marsa Alam per l’iniziativa United for Egypt. “La sicurezza per noi è la prima preoccupazione, un elemento imprescindibile. La situazione è sotto controllo: abbiamo lavorato molto e bene per implementare i sistemi e gli strumenti di controllo in grado di garantirla. Ora, però, dobbiamo cambiare la percezione internazionale della destinazione, lavorando sulla comunicazione per rilanciare l’immagine del nostro Paese, in collaborazione con i partner dell’industria privata”. Dopo un triennio di forte diminuzione degli arrivi dall’Italia (l’anno nero è stato il 2011, quando si dimezzarono, scendendo a quota 500mila) per effetto dell’instabilità politica del Paese, l’obiettivo del nuovo governo egiziano è ritornare ai numeri del 2010, quando gli arrivi italiani superavano quota 1 milione. “A livello globale, il nostro obiettivo non è cambiato: rimane raggiungere quota 30 milioni di turisti nel 2022, con 25 miliardi di dollari di revenue turistiche” ha ribadito il ministro. “In questo scenario, il ruolo del mercato italiano per noi è e continua a essere fondamentale: sono stati gli italiani a “inventare” Sharm el Sheik, e il resto del mondo li ha seguiti. Poi hanno scoperto Marsa Alam, e il mondo li sta seguendo. Sono arrivati per primi anche a Marsa Matrouth, e sono sicura che anche lì il mondo li seguirà”.Il ministro ha anche ribadito la centralità della questione dello sconsiglio ancora pendente dalla Farnesina sul Sinai, di cui si augura la prossima rimozione: “Lo sconsiglio pende dal 26 settembre, giustificato al rischio di un “attacco imminente”. Sono passati 8 mesi e niente è successo. E nel frattempo altri Paesi hanno tolto il warning ed è fondamentale che lo faccia anche l’Italia” ha dichiarato. Ma ha anche aggiunto: “Sarò schietto: nessun paese può affermare di essere sicuro al cento per cento. Ma noi possiamo sicuramente dire che… abbiamo fatto bene i compiti”.