Venezia rischia di “morire” di turismo?

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Morte a Venezia? Forse, ma per turismo. Non è solo il titolo di un film, ma una situazione reale che rischia di uccidere la città malata di 30 milioni di visitatori all’anno. Una situazione che da tempo ha allarmato Ilaria Borletti Buitoni, sottosegretario ai Beni culturali. Ma anche una cifra non imprevedibile, perché i segnali c’erano già tutti. “Avevamo detto che l’Expo avrebbe portato ancora più visitatori. Questo conferma che bisogna intervenire al più presto. Altrimenti Venezia morirà di turismo“, lamenta Borletti Buitoni secondo quanto riportato da La Nuova di Venezia.

Che fare per evitare il peggio? Secondo il sottosegretario “servono decisioni operative, subito. E il ministero non può decidere da solo. I primi a decidere devono essere i veneziani, il Comune. Il governo è pronto a dare una mano. Borletti evidenzia anche i fronti su cui intervenire: distribuire i flussi e creare itinerari alternativi, istituire un sistema di incentivi e disincentivi per fermare l’assalto, affrontare il nodo dell’area marciana. Ma prima di tutto avere dati precisi: “Venezia è l’unica città al mondo che non ha dati sugli escursionisti e sulle camere a disposizione” insiste Borletti, che il 22 ottobre è attesa all’inaugurazione della mostra di Berengo Gardin sulle grandi navi, organizzata dal Fai allo Spazio Olivetti. Turismo e navi, dunque. Un altro tema spinoso e un ulteriore doppio assalto che mette a dura prova la resistenza dei veneziani del centro storico. E di Venezia stessa, che rischia di affondare. Siamo forse destinati a…Dimenticare Venezia?