Sono stati decretati i 10 finalisti della 15a edizione del premio i Parchi più Belli d’Italia promosso dal siro ilparcopiubello.it. A fine estate saranno scelti tra questi i due vincitori nelle categorie parchi pubblici e parchi privati. Guardateli tutti nella nostra fotogallery:
Oasi Zegna
![Oasi Zegna a Biella (Piemonte)](http://webitmag.it/wp-content/uploads/2017/04/rod-panorama.jpg)
Situata in area montana nel Biellese nord-orientale, l’Oasi Zegna nasce dalla visione dell’industriale Ermenegildo Zegna che, a partire dagli Anni Trenta, realizzò un’imponente opera di valorizzazione sociale e paesaggistica delle montagne di Trivero. Con l’inserimento di imponenti masse di conifere, rododendri e ortensie, egli trasformò la montagna in un armonioso giardino: la “Panoramica Zegna” (26 km), con il punto più alto a Bielmonte (1500 m). Si segnala lungo il percorso la suggestiva Conca dei rododendri, realizzata negli anni ’50 a ridosso del Lanificio Zegna.
Villa Pallavicini
![Villa Pallavicini a Pegli (Liguria)](http://webitmag.it/wp-content/uploads/2017/04/13254125_480150552181662_866314701238241017_n.jpg)
Considerato uno dei parchi romantici più originali del mondo, il parco di villa Durazzo Pallavicini, voluto dal marchese Ignazio Pallavicini, fu ideato e realizzato nel 1840 dallo scenografo Michele Canzio. Ne scaturì non solo un parco in stile romantico, ma un itinerario composto da scenografie legate una all’altra da una traccia narrativa: il Viale Classico, la Coffee House, l’Arco di Trionfo, la Casa dell’Eremita, le Grotte, il Lago Grande con la Pagoda Cinese, il Tempio di Diana, il Ponte Romano, i Giardini di Flora, il Gazebo delle Rose; il tutto in una pittoresca realizzazione paesaggistica meticolosamente composta nei suoi elementi architettonici e vegetali, e ordinata secondo un preciso percorso dai contenuti esoterici.
Villa Arconati
![Villa Arconati a Castellazzo di Bollate (Lombardia)](http://webitmag.it/wp-content/uploads/2017/04/Villa_7.jpg)
Il vasto e articolato complesso comprende, oltre ad aree agricole e boschive, una sontuosa “villa di delizia” che si affaccia su di un vasto parterre a prato, suddiviso in due grandi settori delimitati da carpini topiati e contornato da carpinate. Nel corso del Seicento Galeazzo Arconati fece ampliare la villa e realizzare il primo nucleo del giardino “all’italiana”, che culminava nel Teatro di Diana.
La Reggia di Colorno
![Giardini della Reggia di Colorno (Emilia Romagna)](http://webitmag.it/wp-content/uploads/2017/04/Veduta-dal-Parco.jpg)
Si deve al figlio di Ranuccio II Farnese, Francesco, salito al trono nel 1694, e alla regìa di Ferdinando Galli Bibiena, architetto e scenografo, la trasformazione del palazzo di Colorno in sfarzosa residenza di delizia con la “grotta magica”, varie fontane, un anfiteatro di agrumi. Un recente intervento di restauro (1998-2000) ha inteso riportare all’antico splendore questo “luogo di delizie”.
Villa La Foce
![Villa La Foce a Chianciano Terme (Toscana)](http://webitmag.it/wp-content/uploads/2017/04/aerial-photo.jpg)
Villa La Foce e il suo straordinario giardino sono fortemente legati a Iris Origo che, con il marito marchese Antonio, decise di trasferirsi qui dopo il matrimonio negli anni Venti del secolo scorso; l’architetto paesaggista inglese Cecil Pinsent viene incaricato dei lavori che continueranno fino al 1939, ispirandosi ai giardini formali della tradizione classica italiana.
Giardino Portoghesi
![Giardino Portoghesi a Calcata (Lazio)](http://webitmag.it/wp-content/uploads/2017/04/042_1_XE4G6254autosat50tinta15_r.jpg)
Il giardino che Paolo Portoghesi, noto architetto e storico dell’architettura, ha realizzato dal 1990 con la moglie Giovanna Massobrio, si protende sullo sperone tufaceo in vista del vallone del fiume Treja e del borgo di Calcata. All’ingresso è un grande uovo, simbolo della vita e del suo rinnovamento cosmico. Gli elementi costitutivi dell’opera-giardino sono giocati con ironia, alludendo a modelli dell’architettura classica. Ricca e ricercata è la scelta degli alberi, degli arbusti, delle piante da fiore: ulivi centenari, lecci e cipressi, antichi alberi da frutto, il ginkgo biloba, l’aquilegia.
Villa Imperiale
![Villa Imperiale a Pesaro (Marche)](http://webitmag.it/wp-content/uploads/2017/04/Villa-Imperiale-Il-parco-più-bello-4.jpg)
Villa Imperiale sorge a pochi chilometri da Pesaro, immersa nel paesaggio del Parco Naturale del Colle San Bartolo. Si compone di due costruzioni differenti tra loro, collegate da un corridoio pensile: la vecchia villa quattrocentesca degli Sforza e l’ala cinquecentesca progettata dall’architetto urbinate Girolamo Genga per i duchi Della Rovere.
Villa Cimbrone
![Villa Cimbrone a Ravello (Campania)](http://webitmag.it/wp-content/uploads/2017/04/1-_GIO6552.jpg)
Il grande giardino-parco, in stretta relazione con le spettacolari visuali della costiera amalfitana, è realizzato a partire dal 1904 da Ernest William Beckett, poi Lord Grimthorpe, che acquista una vecchia casa trasformandola in un castelletto romantico. Un preesistente asse centrale collega l’ingresso con ilTempietto di Cerere e divide il giardino in due zone: quella a oriente aperta sul paesaggio; quella a occidente con atmosfere più ombrose.
Compendio Garibaldino
![Compendio Garibaldino dell'Isola di Caprera (Sardegna)](http://webitmag.it/wp-content/uploads/2017/04/COMPENDIO-GARIBALDINO-DI-CAPRERA-3.jpg)
Situato all’interno del Parco Nazionale dell’Arcipelago de La Maddalena, sorge sui terreni acquistati dall’Eroe dei Due Mondi sul finire del 1855. Qui è la casa in cui Garibaldi visse per oltre venticinque anni e qui riposa sotto un imponente masso di granito. Il giardino, l’oliveto, l’agrumeto erano parti di un’azienda agricola organizzata in modo esemplare dal Generale-agricoltore. Alcuni alberi sono da lui stesso piantumati, come il pino domestico messo a dimora nel cortile in occasione della nascita della figlia Clelia, ed il cipresso del Messico all’uscita dalla camera in cui egli morì il 2 giugno 1882.
Giardino comunale di Caltagirone
![Giardino Comunale di Caltagirone (Catania)](http://webitmag.it/wp-content/uploads/2017/04/Giardino-Pubblico.jpg)
Sorto nel 1846, il giardino è ampliato da Michele Fragapane tra il 1849 e il 1850, nel 1851 G.B. Filippo Basile rimodula l’impianto esistente, con riferimento alla cultura del giardino informale. Nella sua configurazione finale risulta composto da tre parti principali: il parterre a disegno geometrico alla quota inferiore; la collina con sentieri ad andamento sinuoso e piazzale superiore con palchetto della musica di gusto moresco; la grande terrazza panoramica alberata (con balaustrata in terracotta a motivi fitomorfi degli inizi del XX secolo).
La selezione dei Parchi ha tenuto conto dell’interesse botanico e storico-artistico, dello stato di conservazione, degli aspetti connessi con la gestione e la manutenzione, dell’accessibilità e dei servizi, delle relazioni con il pubblico e della promozione turistica.