Alpitour nelle mire di Fosun

Gabriele Burgio
Gabriele Burgio, presidente e amministratore delegato del gruppo Alpitour

La cinese Fosun punta su Alpitour. Dopo l’acquisto di Club Med e la joint venture con Thomas Cook, il prossimo obiettivo del gigante cinese è uno dei principali operatori turistici nazionali. Nei prossimi mesi gli attuali soci di Alpitour potrebbero infatti voler monetizzare l’investimento che risale al 2012, quando il controllo passò dalla holding Exor della famiglia Agnelli-Elkann ai fondi Wise e J.Hirsch per 225 milioni di euro. Sotto la guida del presidente e amministratore delegato Gabriele Burgio, come riporta Milano Finanza, negli ultimi 3 anni il gruppo turistico è stato risanato, al punto che il bilancio 2013-2014 ha fatto segnare un fatturato complessivo stabile a 998,3 milioni di euro (+0,4%), con un Ebitda di 29,4 milioni (+65,7%), un utile operativo di 15,1 milioni (contro i -8,7 milioni dell’anno precedente) e profitti netti per 4 milioni.

Per le prossime mosse del possibile “shopping” cinese, bisognerà però attendere la fine l’estate, quando si avranno segnali più definiti in merito all’andamento del business per l’attuale esercizio. Ma ad Alpitour non guarda solo Fosun. Sembra che il dossier sia anche sul tavolo del management di un altro big cinese, il gruppo turistico-alberghiero Hna, primo azionista della catena spagnola Nh Hotels, e del colosso tedesco Tui.