AirPlus Italia annuncia il cambio ai vertici della filiale italiana: dopo 11 anni di successi e un impegno costante nell’organizzazione strategica delle persone, Diane Laschet lascia la carica di Amministratore Delegato dell‘Italia per ricoprire il prestigioso ruolo di Head of Americas di AirPlus International, con sede ad Alexandria, Washington DC.
A Laschet si deve la nascita della filiale italiana dell’azienda nel 2006, che ha saputo far crescere, anno dopo anno, fino a diventare il terzo mercato AirPlus a livello internazionale.

La direzione della filiale italiana è affidata a Daniele Aulari – già Sales and Partnership Director di AirPlus Italia – che acquisisce la carica di Country Manager; in questi anni, al fianco di Laschet, Aulari si è contraddistinto per la capacità di portare innovazione, per il forte impulso dato allo sviluppo di nuovi segmenti di mercato e di partnership strategiche.
Con la nomina di Daniele Aulari AirPlus intende dare continuità a un percorso volto non solo a rafforzare l’Azienda nel mercato dei pagamenti digitali, ma anche a offrire ai propri clienti e partner tecnologie innovative per l’industria del business travel e una qualità sempre più elevata dei propri servizi e soluzioni.

Daniele Aulari, 48 anni, laureato in Business Administration alla Cardiff Business School inizia a occuparsi di Business Travel nel 1997 maturando importanti esperienze in aziende leader del settore tra cui Scandinavian Airlines System, Galileo e approdando, nel 2005, in AirPlus, dove l’ultima carica ricoperta è di Sales and Partnership Director.

Nuova carica anche per Andrea Pacchioni, Business Development Director di AirPlus italia, che assume il ruolo internazionale di Head of Travel Trade, con il compito di promuovere lo sviluppo e la penetrazione di AirPlus Travel Agency Account, la carta di credito dedicata agli acquisti delle agenzie di viaggio, a livello globale. In AirPlus da 11 anni, Pacchioni è stato uno degli autori del successo di AirPlus Travel Agency Account in Italia, che oggi rappresenta circa il 50% dei volumi del mercato italiano.