Confturismo-Confcommercio su decreto “Cura Italia”: servono più risorse e tempi più rapidi

Luca Patanè, presidente Confturismo

Le spese per le vacanze degli italiani in Italia devono essere rese detraibili. E’ questo uno degli auspici di Confturismo-Confcommercio a proposito del decreto “Cura Italia”, su cui il primo giudizio è positivo. “Le misure varate dal governo sono ampie e di impatto perché comprendono interventi decisi e fuori dagli schemi”, si legge in una nota. “Certo non bastano, servono maggiori risorse per lunghi periodi e soprattutto tempi rapidi”.

Tra le misure varate, sottolinea l’associazione, “bene la sospensione dei versamenti delle
imposte e contributi e gli accessi più agili agli ammortizzatori sociali, ma devono essere
pensati e finanziati per un lungo periodo tenendo conto degli effetti negativi della crisi. Si
intravedono piccole forme di indennizzo per lavoratori autonomi e per gli stagionali molto
importanti per il turismo, ma vorremmo anche fossero estese alle imprese in ragione dei
drastici cali di fatturato che stanno registrando mese dopo mese”.

Fondamentale, inoltre, intervenire su liquidità per le imprese e incentivare i consumi della domanda interna ad esempio introducendo una detrazione straordinaria sulle imposte agli italiani che faranno vacanze in Italia per il 2020 e il 2021; una tale misura avrebbe un effetto sui consumi che più che compenserebbe il costo per l’erario della detrazione stessa.