Connessa e condivisa, ecco l’auto che verrà

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Un momento di #FORUMAutoMotive, a Milano

Per moltissimi di noi, l’auto è e resta il principale mezzo di trasporto. Ed è un mezzo che sta cambiando faccia, diventando sempre più connessa e condivisa, come imposto dalla crisi, dall’attenzione all’ecologia e dalle abitudini sempre più tecnologiche. L’identikit della nuova auto, per dir così, arriva dall’analisi condotta da AlixPartners e presentata nel corso della manifestazione #FORUMAutoMotive, promossa a Milano con lo scopo di dare una nuova forte scossa ai protagonisti della mobilità a motore.

Per quanto riguarda la connessione, la trasformazione è rapidissima. Nel 2015 più del 20% dei veicoli venduti in tutto il mondo dispone di soluzioni di connettività integrate e più del 50% può essere connesso attraverso tecnologia integrata, o via hotspot e smartphone. In soli tre anni, però, secondo lo studio di AlixPartners si arriverà al 100%. Dal 2018, infatti, ogni automobile venduta in Europa sarà provvista di un’infrastruttura di connettività. Entro quell’anno il mercato delle “connected car” varrà oltre 40 miliardi di euro e crescerà mediamente ogni anno del 20% rispetto ai 20 miliardi stimati nel 2014. In particolare, una quota maggioritaria (25 miliardi rispetto agli 11 del 2013) del totale riguarderà l’equipaggiamento delle vetture con servizi di informazioni sul traffico, supporto dei call center e intrattenimento; 5 miliardi, ben 3 in più del 2013, sarà il valore dei servizi telematici, quale il customer relationship management; 4 miliardi per fornitura di connettività e 7 miliardi di euro dalla vendita di hardware.

La rivoluzione continua sul fronte della condivisione, dove peraltro molto è già stato fatto, soprattutto in Europa e in Nord America. A livello globale il numero di iscritti al servizio è passato dai 400mila del 2006 ai 4,9 milioni di utenti del 2014 (crescita media annua del 39%) e il numero dei veicoli in flotta è passato dagli 11.200 ai 92.200, con una media di 54 utilizzatori per veicolo.

Come si legge nello studio di AlixPartners, questa forma di condivisione dell’auto risponde alle maggiori sfide e tendenze della mobilità personale e asseconda macro trend economici, sociali e culturali. Nei prossimi anni il business del car sharing è destinato a diffondersi ancora più rapidamente, raggiungendo 26 milioni di utenti a livello mondiale nel 2020.

Se l’auto condivisa e connessa è già oggi una realtà, le vetture elettriche (nonostante un aumento delle vendite del 60% nel 2014 supportato dalle legislazioni favorevoli di alcuni Paesi) rimangono un mercato di nicchia, con un’incidenza globale pari allo 0,1% del parco auto circolante. L’elettrificazione dei sistemi di propulsione è un fenomeno destinato a consolidarsi nei prossimi anni e le case automobilistiche hanno mostrato di crederci, raddoppiando negli ultimi 5 anni i modelli elettrici, ma esistono ancora ostacoli da superare, a iniziare dall’assenza o scarsa disponibilità di infrastrutture di ricarica.