Corsica, un progetto costruire la terza stazione sciistica

La Val d'Ese, in Corsica, destinazione sciistica vicino a Bastelica

Si dice Corsica e si pensa al mare, oltre che a Napoleone, nato qui nel 1769. A partire dalla prossime stagioni e sempre di più, pare che invece sarà il caso di “ritoccare” l’immagine dell’isola, includendo anche una versione invernale, con tanto di neve, piste e rifugi sempre aperti. Secondo il sindaco di Bastelica, nella parte meridionale dell’isola, per l’economia della Corsica è fondamentale recuperare la stazione sciistica di Monte Cinto (2.708 m.s.l.m) chiusa una ventina di anni fa per ripetute frane e scarso innevamento.

Con ben 117 vette oltre i 2.000 m, l’isola conta già due stazioni funzionanti, una con vista sulle Baleari (Ghisoni Capanelle), l’altra sul Tirreno (Bastelica). Come riporta Repubblica.it, il primo cittadino di Bastelica, Jean-Baptiste Giffon, sostiene che il movimento invernale, “con i suoi 15-20 mila arrivi a stagione, permette di rilanciare la nostra economia”. Grazie agli sciatori, infatti, gli alberghi restano aperti, gli addetti rimangono in servizio e tutto l’indotto, dai ristoranti alle piccole aziende che producono salumi e formaggi, “gira”. A dispetto del global warming, quindi, mentre tante stazioni alpine di media fama arrancano e fanno sempre più fatica a trovare i fondi per tenere aperti gli impianti, la Corsica potrebbe rilanciare il suo turismo sulla neve. Perché con vista sul blu del Mediterraneo è meglio e con tanta attenzione all’economia locale ancora di più.