La distribuzione (e Alitalia) secondo Patané

Luca Patanè, presidente Confturismo

Dopo Itn Travel Network e Last Minute Tour, Luca Patané, il vulcanico presidente del gruppo Uvet, vuole rivoluzionare il mondo della distribuzione con il progetto Upts, ovvero Uvet Personal Travel Specialist (leggi qui la presentazione alla stampa). Una rivoluzione che probabilmente non si ferma qui. “Last Minute Tour lo possiamo considerare un contenitore per mosse future” dice Patané, intanto cresce con le sue gambe. E Bene: “Apriremo tre nuovi punti vendita questo mese – dice Ezio Birondi, presidente di LMT -. Continuando a fare associazione. Siamo oltre 160 agenzia adesso, e chiudiamo un anno difficile con un più 7,6% di giro d’affari e ben un più 22% di margine”. Anche la Rete “tradizionale” Uvet, forte di quasi 1500 agenzie, è cresciuta, di circa il 10% nell’ultimo biennio, e ora con la sfida dell’Upts, il gruppo crescerà ulteriormente.

Distribuzione che dovrà fare i conti anche con la nuova Alitalia, dopo tre anni “di politiche disastrose nei confronti dei dettaglianti” spiega Patané, che di Alitalia è da anni il primo distributore, con vendite per circa 55 milioni di fatturato ad oggi, arrivando anche alla settantina di milioni nel passato: “ma come numero di biglietti venduti continuiamo a crescere, peccato per prezzi” aggiunge il presidente Uvet, lanciando la sfida ai vertici Alitalia: “Ora sono curioso di vedere cosa accadrà con l’arrivo di Etihad. Già durante il nostro appuntamento annuale, il BizTravel (il 25 e il 26 novembre al Mico di Milano, ndr)  incontrerò i due amministratori delegati  del vettore (l’uscente, Gabriele Del Torchio, e l’entrante, Silvano Cassano, ndr). Ma non è facile risalire nelle simpatie di un partner o di un’intera categoria quando li hai delusi nel passato”. Perché, dopo un necessario cambio di strategia sulle rotte, “da un piano demenziale che si basava sulla Milano-Roma quando stava arrivando l’Alta Velocità”, bisogna “riaccattivarsi la distribuzione”, perché, come ci tiene a sottolineare lo stesso Patané, “che non è una questione di prodotto, perché, ad esempio, la Magnifica è certamente migliore della Classe Affaire dell’Air France”.