Dormire in miniera, sì all’esperienza più profonda

In alcune miniere, riconvertite all'ospitalità, si dorme a 155 metri sottoterra

Dopo il pernottamento nelle prigioni e quello a bordo di aerei non più utilizzati per il volo, eccoci al turismo nelle miniere, nuova formula possibile grazie alla dismissione e conseguente riconversione di alcuni impianti.

Molte le destinazioni, in Italia e nel mondo, in cui vivere quest’esperienza davvero profonda, a iniziare dall’immancabile Sulcis, in Sardegna, dove nel Parco Geominerario di Rosas (per l’Unesco il primo al mondo) si dorme nelle case che furono dei minatori e si mangia nell’ex ufficio postale.

Tra Piemonte e Val d’Aosta ci si può fare un’idea un po’ più precisa della vita di chi estreva il ferro nei locali dell’ex miniera di Brosso, i cui edifici sono stati convertiti in un agriturismo e la villa del Direttore ospita stanze di diverse dimensioni. Decisamente più profonda l’esperienza che si può vivere in Polonia. Nell’ex miniera di sale di Wieliczka a 125 metri sotto il suolo c’è uno spazio che ospita 48 posti letto, discoteca, biblioteca e ristorante. Nella miniera d’argento della svedese Sala, il nobile metallo è utilizzato anche per caratterizzare gli arredi, che sono appunto argentati, di alcune suite. Prezzi di conseguenza e permanenza a 155 metri sottoterra.