Nuova denuncia di Federalberghi all’Antitrust contro Booking.com: non rispetta le regole sulla parity rate

A pochi giorni dal voto in Senato sulla parity rate, Federalberghi ha inviato una nuova segnalazione all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, per denunciare violazioni delle regole che vietano a Booking.com di porre limiti agli sconti che gli hotel possono applicare su altri portali. Sotto accusa è il Customer Service Team del portale, che intimerebbe ai gestori degli hotel di osservare la parity rate a tutto tondo. Come riporta Helpconsumatori.it, Federalberghi avrebbe prodotto come prova la copia di una e-mail inviata da Booking.com nella quale si afferma: “in base alle politiche di Best Price Guarantee, il prezzo riportato sul nostro sito deve coincidere con il prezzo riportato anche su altri portali di prenotazione”.

“I fatti dimostrano”, afferma Alessandro Nucara, direttore generale di Federalberghi, “che Booking.com non rispetta neanche le clausole all’acqua di rose che sono state adottate su proposta dello stesso portale ad aprile 2015. In altri termini, la timida decisione assunta dall’Antitrust italiana, già di per sé insufficiente a stabilire corrette condizioni di mercato, viene del tutto svuotata di contenuti al momento della concreta applicazione. È quindi urgente che il Parlamento italiano ponga fine a questa commedia degli inganni, mettendo completamente al bando le clausole di parity ed assicurando anche nel nostro Paese il medesimo livello di protezione vigente in Francia e in Germania a tutela dei consumatori e delle imprese”. L’abolizione della parity rate è prevista da un articolo del disegno di legge per la concorrenza ed il mercato, approvato dalla Camera dei Deputati il 6 ottobre 2015, che sarà votato dal Senato nei prossimi giorni.