Giappone: sull’onda dello Yen debole, vola il turismo

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L’incidente nucleare di Fukushima, che aveva fatto crollare il turismo in Giappone, è dimenticato. Quattro anni dopo, sull’onda di uno yen debole sui mercati internazionali, i numeri degli arrivi turistici sono da record per la nazione asiatica: nel 2014 in Giappone si sono recati 13,41 milioni di visitatori, il doppio rispetto al 2011 e oltre la metà di quello che si spera di attirare in occasione delle Olimpiadi del 2020. L’obiettivo per il 2015 è raggiungere quota 15 milioni di visitatori, in particolare grazie  ai flussi dai Paesi vicini, come Taiwan, Corea del Sud e Cina.

Come mette in evidenza Askanews, la chiave principale il boom del turismo in Giappone è la valuta bassa: dall’inizio del 2013, lo yen è caduto del 20 per cento rispetto all’euro e del 40 per cento rispetto al dollaro. Un calo che ha reso per gli stranieri più abbordabile un Paese un tempo considerato tra i più costosi al mondo. Accanto a questo, anche il governo attraverso la sua agenzia specializzata (Japan National Tourism Organization, JNTO) ha messo in campo campagne per l’accoglienza.