Grecia, la settimana più difficile: banche chiuse e prelievo max di 60 euro

Il Partenone, photo by Steve Swayne on Wikipedia.org

Se è complicato per chi ci abita, figuratevi per i turisti: dopo l’annuncio domenica sera del premier Tsipras la settimana ad Atene parte con Borsa e banche chiuse in via precauzionale per evitare speculazioni. Martedì 30 giugno scade il rimborso di 1.6 miliardi al Fondo Monetario internazionale mentre le banche resteranno chiuse tutta la settimana consentendo un prelievo massimo ai bancomat di 60 euro. Tutto questo in attesa del referendum di domenica 5 luglio in cui i cittadini ellenici sono chiamati a scegliere tra l’aiuto dell’Europa, accettando le condizioni imposte da Bruxelles, o il probabile default in mancanza dei fondi europei, con la possibile uscita dall’area Euro.

Il problema principale per i turisti, come anticipavamo settimana scorsa, è la mancanza di liquidità: già nel weekend ai bancomat è stato quasi impossibile ritirare a causa prima delle code e poi perché gli sportelli Atm non avevano più contante. La buona notizia è che saranno limitati solo i prelievi dei residenti e non quelli dei turisti che potranno ritirare la propria soglia giornaliera. Il rischio che finiscano i contanti agli sportelli però permane. Così come resta presente il rischio connesso alle carte di credito che potrebbero non essere accettate in diversi esercizi: questo perché se l’esercente non potrà accedere al proprio conto corrente a quel punto potrebbe decidere di accettare solo pagamenti in contanti.

Vista la situazione instabile è stato invece revocato lo sciopero dei traghetti previsto per il 30 giugno che avrebbe potuto ritardare partenze, rientri e gli spostamenti tra le isole.

I problemi maggiori potrebbero averli i turisti “fai da te”, non protetti da assicurazioni di viaggio e tour operator. Per tutti quelli che si apprestano a partire per la Grecia, in ogni caso, la vacanza rischia di non essere il massimo del relax. Il consiglio è di premunirsi di sufficiente contante e di prestare più attenzione del solito ai propri oggetti personali: non è escluso infatti che la situazione incerta possa portare a un aumento della microcriminalità.