Il nuovo piano per il London City Airport “risolve” il problema voli

Grazie al nuovo piano, nel 2023 il London City Airport sarà in grado di accogliere circa 6 milioni di passeggeri all’anno

Semaforo verde per l’autorizzazione al piano di espansione del London City Airport, l’unico aeroporto all’interno della capitale britannica. E, per la soluzione del problema relativo alla capacità degli aeroporti londinesi, è un bel passo avanti. La decisione dà l’ok a un investimento di 200 milioni di sterline, che consentiranno al Lcy di ampliare il numero dei voli fino a 111 mila all’anno, rispetto agli attuali 70 mila. L’aumento della capacità contribuirà a ridurre la pressione sulle infrastrutture aeroportuali di Londra e del Regno Unito in generale. In praticolare, entro il 2023 il programma permetterà di aumentare l’offerta di voli a corto raggio da e per il Regno Unito, creare 1.500 nuovi posti di lavoro permanenti e ulteriori 500 durante i lavori di espansione, raddoppiare l’impatto economico fino a 1,5 miliardi di sterline all’anno, facilitare gli investimenti esteri nell’area di East London e, infine, creare una nuova porta di ingresso di livello internazionale alla città di Londra.

Il piano prevede lo sviluppo delle infrastrutture esistenti e l’aumento della capacità delle piste, al fine di gestire un maggior numero di decolli e atterraggi nelle ore di punta e poter ospitare la prossima generazione di aeromobili che, progettati per consumare meno carburante ed essere più silenziosi, hanno però aperture alari maggiori rispetto ai modelli precedenti.

“Lo sviluppo dell’aeroporto culminerà nel 2023 – commenta Declan Collier, Ceo di London City Airport – quando, dopo aver ampliato il terminal verso est e verso ovest, costruito sette nuovi spazi per la sosta degli aerei e una posta di rullaggio, London City Airport sarà in grado di accogliere circa 6 milioni di passeggeri all’anno”.