Diventa sempre più importante la presenza della Slovenia alla BIT di Milano, dall’11 al 13 Febbraio, quest’anno con uno stand di 70 mq che accoglierà 21 co-espositori, tra cui centri termali, catene alberghiere, enti del turismo locali, le famose grotte ed il più importante DMC locale.

Aljoša Ota, Direttore dell’Ente Sloveno per il Turismo in Italia

Il Paese sta vivendo un momento positivo, con un 2017 che ha battuto tutti i record di arrivi e pernottamenti: a novembre 2017 sono stati registrati arrivi dai mercati esteri pari a 3,2 milioni con un incremento del 17% rispetto al 2016. Seguono i pernottamenti che volano al +15%. Quello italiano si conferma, quindi, mercato principale per arrivi e pernottamenti esteri, pari al 15% del totale, per un incremento degli arrivi pari al 5% e di pernottamenti al 4%. «Siamo soddisfatti dei dati inerenti agli arrivi e ai pernottamenti registrati nell’anno passato – afferma Aljoša Ota,Direttore dell’Ente Sloveno per il Turismo in Italia – la Slovenia si conferma meta molto amata dal turista italiano alla ricerca di esperienze di nicchia, lontane dalla massa. Ci poniamo come obiettivo la promozione di un turismo sostenibile, in armonia con la natura, vogliamo presentarci come una boutique destination verde per un cliente esigente, che cerca esperienze diverse e attive, pace interiore e benefici personali. Focus di quest’anno è il turismo culturale, abbiamo preparato un programma molto fitto di eventi che sapranno cogliere l’interesse dei turisti del Bel Paese».

I riflettori di questa edizione dell’appuntamento milanese saranno, quindi, puntati sull’aspetto culturale di quella che ama definirsi Boutique Destination, sottolineato anche grazie alla presenza in fiera della più famosa maschera carnevalesca del Paese, il Kurent – tipico di Ptuj, la città più antica della Slovenia – portavoce di una tradizione che dallo scorso 7 dicembre è stata inserita nella lista dei patrimoni dell’Unesco. «La cultura rappresenterà per la Slovenia la quinta stagione dell’anno, oltre alle 4 che già conosciamo – conclude Ota – quinta stagione, che dura però 12 mesi perché è sempre il momento giusto per andare a scoprire i 5 siti inseriti nell’UNESCO oppure uno degli innumerevoli festival culturali o i bellissimi musei, le città storiche, i castelli, le miniere o le foreste vergini che fanno del nostro Paese uno prezioso gioiello collocato nel cuore dell’Europa».