L’Albero della Vita mette radici a Expo

L'Albero della Vita
L'Albero della Vita

L’Albero della Vita rimane a Expo. Se fino a pochi giorni fa circolava l’ipotesi del suo trasferimento in qualche piazza milanese, a meno di 10 giorni dalla chiusura di Expo la decisione è stata presa: l’Albero della Vita, Palazzo Italia e Padiglione Zero, i simboli di Expo 2015, resteranno al loro posto per un’eventuale riapertura al pubblico tra aprile e maggio 2016. Portare via l’albero “È un’idea troppo ardita, dovrà restare lì”, spiega Giuseppe Sala, commissario unico di Expo. In ogni caso “Dal 2 novembre si torna a lavorare per smantellare il tutto”, sottolinea Sala. La necessità ora è “aprire il cantiere e metterlo in sicurezza”.

In sei mesi, 14 milioni di persone hanno assistito agli spettacoli sotto l’installazione i due terzi dei visitatori di Expo, e sul web l’hashtag #alberodellavita ha superato per numero di citazioni quello dell’albero di Natale. In questi mesi l’Albero e Palazzo Italia sono diventati “un pezzo di storia d’Italia”, aggiunge Diana Bracco, presidente di Expo e commissario generale di Padiglione Italia, “sono un tutt’uno: nel Palazzo inizia la narrazione del Paese che ha il suo gran finale proprio nella simbologia dell’Albero”.

Un successo divenuto planetario, tanto che diversi Paesi hanno richiesto modelli simili. “Ce lo chiedono dalla Cina, dai Paesi del Golfo” e da uno dei Paesi ‘stan’, come Kazakistan e Uzbekistan, spiega Marco Balich, direttore artistico di Padiglione Italia e ideatore dell’Albero.

Ma niente paura, non si tratta di fornire gemelli dell’Albero, ma di vendere il suo impianto tecnologico. L’Albero ha messo radici a Expo e non esce dai confini della Fiera. Per ora.