Lazio, unificato l’iter amministrativo per gli alberghi. E tutto è più facile

Aumentano i clienti nelle strutture ricettive italiane nel secondo trimestre. Lo rivela l'Istat

L’iter amministrativo per le strutture alberghiere del Lazio è stato unificato e semplificato. “Per gli alberghi sarà più facile trasformarsi e offrire servizi per il benessere – spiega il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti annunciando la novità -. Abbiamo autorizzato gli albergatori ad aprire i ristoranti anche a chi non pernotta nella struttura, abbiamo eliminato l’obbligo di denuncia dei prezzi minimi e massimi”. Novità anche in tema di flessibilità dell’offerta, che può addirittura spaziare su diverse categorie. “Per essere più flessibili sul mercato, viene data la possibilità a un albergo a 5 stelle di introdurre una quota di camere fino al 40% – dice ancora Zingaretti – con prezzi da 4 stelle”. Contro abusivismo e illegalità, invece, il nuovo regolamento alberghiero regionale prevede l’obbligo della denominazione. Insomma, chi è albergo è albergo, chi è bed&breakfast è bed&breakfast e via così.

Il nuovo testo tiene conto di alcune istanze espresse dalle associazioni di categoria, prima tra tutte Federalberghi Lazio, e rappresenta una vera (felice) eccezione per quanto riguarda la velocità di decisione. “Sono certa che il nuovo regolamento – ha detto Marta Leonori, assessore alla Roma Produttiva – contribuirà all’incremento del volume di lavoro di hotel e alberghi, nel contesto di un quadro sanzionatorio più incisivo nei confronti dell’abusivismo del settore”.