Le cancellazioni delle prenotazioni sono un tema caro a chi lavora nel settore turistico e molto spesso è difficile fare chiarezza se non si guarda con attenzione ai dati. Ecco perché Holidu, motore di ricerca per case vacanza, ha deciso di condurre uno studio sulle nazionalità che cancellano di più le proprie prenotazioni e su quelle che, invece, prenotano prima delle altre, e dai dati sono emerse grandi differenze. Basti pensare che tra Spagna e Germania c’è una differenza di più di un mese di anticipo nella prenotazione delle vacanze e che il Brasile cancella il 70% delle proprie prenotazioni, mentre l’Olanda solo il 23%.

Chi prenota con largo anticipo e chi prenota last minute

Secondo i dati di Holidu, le nazionalità che prenotano prima delle altre sono Olanda, Svizzera e Germania con 77 giorni di anticipo, in media, rispetto alla data di partenza. Segue l’Austria con 75 giorni di anticipo e gli Stati uniti con 68 giorni di anticipo. Per i paesi di lingua tedesca, generalmente famosi per la loro grande organizzazione, i dati mostrano che questo non è solamente un luogo comune, ma anzi, tedeschi, austriaci e svizzeri amano prenotare con largo anticipo.

I paesi anglo-sassoni, come Regno Unito e Irlanda, si assestano, invece, sui 67 giorni in media. In Belgio solitamente si prenota con 65 giorni di anticipo, mentre in Francia con 60, in media. I paesi nordici si trovano, invece, più giù: la Svezia in media prenota 62 giorni in anticipo, mentre la Norvegia 57 giorni. Infine, i paesi più caldi sono quelli che prenotano più in ritardo di tutti: in Italia ci si ferma sui 52 giorni di anticipo, mentre fanalino di coda Portogallo con 44 giorni, il Brasile con 42 giorni d’anticipo e la Spagna con soli 40.

Quali nazionalità cancellano di più le proprie vacanze

Il trend delle nazionalità che prenotano la propria vacanza e poi la cancellano non segue quello delle nazionalità che prenotano per prime, anzi, dando un’occhiata ai dati, risulta che chi prenota prima degli altri è solitamente più sicuro che il viaggio avverrà. Ai primi posti abbiamo infatti le nazionalità che si trovano a prenotare quasi sempre “last minute”: il Brasile al primo posto tocca addirittura il 70% di cancellazioni, segue l’Italia, ben lontana dalla percentuale brasiliana, ma comunque molto “indecisa” con il 46% di cancellazioni sul totale delle prenotazioni. A seguire il Portogallo con il 45% di cancellazioni e gli Stati Uniti con il 44%. In Polonia si arriva invece al 41% di cancellazioni, 39% per la Spagna, 31% per la Svezia, 30% per il Regno Unito e 29% per il Belgio. I paesi del sud Europa e del Sud America sembrano quindi non solo prenotare meno di due mesi prima la propria vacanza, ma trovano anche il tempo di cancellare la maggior parte delle volte.

Chi cancella meno, invece, sono in generale le nazionalità che prenotano prima delle altre, Austria e Norvegia con 27% di cancellazioni, la Francia al 26%, Danimarca al 24%, mentre Svizzera e Olanda al 23%. In Germania c’è la percentuale più bassa di cancellazioni, solo il 21% delle prenotazioni totali, nonostante alcune prenotazioni avvengano decisamente in anticipo. Prenotando in anticipo è possibile avere più scelta, risparmiare di più e non avere sorprese last minute che ti costringono a cancellare la prenotazione.” Anche se, con un po’ di fortuna, è possibile trovare offerte inaspettate last minute nelle destinazioni più amate, è sicuramente meglio organizzarsi per tempo.

Prenotare e cancellare dal cellulare o dal computer

Chi organizza un viaggio preferisce sempre più avere la possibilità di guardare le offerte dallo smartphone, anche se i più “tradizionali” continuano a prenotare le proprie vacanze dal computer di casa, e anche le cancellazioni avvengono in entrambi i modi. In generale, si può dire che cancellare la propria prenotazione fatta da cellulare è molto più probabile, magari più semplice anche, poiché è possibile farlo in ogni momento, senza aspettare di essere a casa.

Le nazionalità che preferiscono di più cancellare le proprie prenotazioni fatte dallo smartphone, sono anche quelle che cancellano di più in generale: il Brasile, con il 73% di cancellazioni da cellulare, l’Italia e il Portogallo, con più del 51%. I paesi nordici, invece, tra cui Norvegia, Svezia e la più centrale Germania, solitamente non fanno molta differenza di apparecchi e, in generale, cancellano le proprie prenotazioni sia da desktop che da cellulare, in media 30% di cancellazioni per apparecchio, per ciascun paese. La più grande differenza tra apparecchi si ha in Belgio, con quasi il 16% di differenza tra mobile e desktop, i belgi preferiscono decisamente cancellare le proprie prenotazioni con il cellulare alla mano. Anche inglesi, portoghesi e francesi cancellano tramite smartphone del 10% in più, in media.

Le policy di cancellazione variano notevolmente

Si può dire tranquillamente che le policy di cancellazione non sono standardizzate, anzi, variano notevolmente tra i diversi siti di prenotazione e anche in base alle necessità dei proprietari degli alloggi. Holidu, in quanto comparatore di prezzi, non prende decisioni sulle policy di cancellazione ma si limita a mostrarle in maniera più trasparente possibile a chi prenota le proprie vacanze. Le policy possono variare moltissimo, dal pagamento dell’intero importo dell’alloggio entro due mesi prima dalla partenza, fino alla possibilità di cancellazione gratuita tre giorni prima del viaggio. In alcuni casi è possibile prenotare immediatamente, su altri siti, invece, il proprietario di casa dovrà accettare la prenotazione prima di essere certi di aver prenotato realmente.

“Le policy di cancellazione nel mercato delle case vacanza sono gestite in modo molto diverso”, afferma Johannes Siebers, CEO e co-fondatore, assieme al fratello, di Holidu, il motore di ricerca, che mette a confronto milioni di case vacanza di numerosi fornitori, e che quindi riflette l’offerta del mercato. Le condizioni in caso di cancellazione sono molto diverse. “La mancanza di uniformità confonde i viaggiatori. Non solo i costi di cancellazione variano, ma anche la chiarezza da parte dei vari siti”, dice Siebers. “In casi specifici, come una malattia grave o un lutto, i viaggiatori possono molto spesso recuperare l’importo già pagato. Negli altri casi, tuttavia, almeno una parte del totale o anche l’intero importo deve essere pagato dalla persona che effettua la prenotazione. Solitamente, più tardi viene cancellata la prenotazione, più diventa costoso.”

Se il proprietario rifiuta una prenotazione 

Non è raro che i proprietari di case o i siti web rifiutino le prenotazioni. Il motivo è la disponibilità di molte case vacanza, che devono venire richieste dal cliente prima della prenotazione effettiva. “La quota di prenotazioni rifiutate da parte degli offerenti è purtroppo ancora incredibilmente alta nel mercato delle case vacanza. Questo perché il mercato non è ancora completamente online”, dice Siebers.

Ecco perché il modello di business di Holidu si basa principalmente su un’ampia gamma di case che possono essere prenotate istantaneamente. “Siamo in grado di offrire ai nostri clienti la più ampia gamma di case vacanza con alloggi prenotabili immediatamente in tutto il mondo. Basta attivare il filtro corrispondente sul nostro sito web in modo da suggerire solo case vacanza, che non hanno bisogno di conferma da parte del proprietario”. Johannes Siebers vede tuttavia un mercato ancora arretrato: “Il mercato delle case vacanza vale miliardi – e sta crescendo più che mai. Tuttavia, è evidente che è in ritardo in termini di digitalizzazione. C’è ancora molto da recuperare, ma il potenziale è enorme”.

Metodologia

I dati utilizzati in questo studio sono stati raccolti da gennaio 2017 a luglio 2018 dal database di Holidu. Le prenotazioni considerate sono quelle effettuate e cancellate in qualsiasi momento in questo lasso di tempo.