Meridiana: continua lo scontro

La protesta delle "magliette rosse", dipendenti-esuberi di Meridiana.

Meridiana è stata chiara. In una nota ufficiale scrive che “senza licenziamenti la compagnia fallirà”. E il tutto si deve decidere al più presto. Anche prima di Natale. Il tavolo al ministero del lavoro è fallito. La proposta del sottosegretario Teresa Bellanova di dividere in due la procedura per i 1.634 lavoratori considerati in esubero, chiudendo entro il 31 dicembre la fase riguardante pensionamenti e mobilità volontaria per garantire a chi uscirà subito dall’azienda il massimo degli ammortizzatori sociali, ha trovato il sostanziale consenso delle parti ma la trattativa si è arenata sulle condizioni poste dall’azienda per la gestione delle procedure di mobilità sul resto dei dipendenti in esubero, in particolare sul preavviso di licenziamento: tre mesi per i piloti e sei per gli assistenti di volo. Ora si attende un nuovo round di incontri, previsto per il 9 gennaio, per “accompagnare l’indispensabile processo di ristrutturazione del Gruppo Meridiana anche attraverso le riapertura di una nuova procedura di mobilità capace di gestire definitivamente gli esuberi residui nelle società Meridiana Fly e Meridiana Maintenance“. Ma Meridiana ha fretta. E su un punto contestato dai sindacati, ovvero il il dualismo Meridiana Fly-Air Italy, appare irremovibile.