Moretti, Trenitalia: “troppi due scali a Milano”

Frecciarossa 100&Mauro Moretto
Mauro Moretti a Roma davanti al nuovo Frecciarossa1000

Londra batte Milano 6, scali, a 2. Beh, ma voi direte, Londra è Londra. Certo ma anche Milano è Milano, ovvero la capitale economica d’Italia, con la prima fiera del paese e che, il prossimo anno, la vedrà protagonista nel mondo grazie a Expo 2015, edizione, quella meneghina appunto, che già vanta un record di iscritti.

Una città, meglio: una metropoli, anche se amministrativamente non è così, che va da Rozzano a Sud, fino a  Lecco e Varese, a Nord, che, forse, potrebbe sostenere due scali (anzi tre, considerando Bergamo Orio al Serio, parte integrante del sistema “metropolitano” milanese). Due scali che, secondo Mauro Moretti, ad di Ferrovie dello stato, sono troppi. Lo ha detto oggi  a margine della “Mobility Conference”, tenutasi nella sede di Assolombarda, a Miano: “I milanesi vogliono mantenere sia Malpensa sia Linate: è una strana vicenda, sono gli unici al mondo a volere due aeroporti. Mi sembra che a Malpensa ci siano più treni che aerei”.

Ecco forse il problema del sistema aeroportuale milanese è che mancano gli aerei, ovvero le compagnie che attecchiscano e crescano proprio qui, dove si staccano la maggior parte dei biglietti aerei nel Belpaese. E sicuramente quelli a tariffe più alte.

Meno male quindi che ci sono le compagnie del Golfo, con Emirates in prima fila, che da Malpensa vola anche a New York, oltre che sul suo hub di Dubai,e  quelle a stelle e strisce. E si parla sempre di più di un ritorno di Lufthansa, dopo la fallimentare esperienza di Lufthansa Italia, sull’hub varesino.

A rispondere a il sindaco di Milano Giuliano Pisapia: “un piano nazionale dei trasporti è necessario, ma non deve essere penalizzato nessuno scalo, tanto meno Malpensa”.

Ricordo che del dualismo tra i due scali se ne parla da quando è stata inaugurata Malpensa 2000: alcune compagnie “costrette” a lasciare il City airport per volare aldilà dell’Oceano minacciavano di “mettere un B757 e farlo volare su New York scarico di merce” per poter continuare a utilizzare la pista di Linate, altre puntarono su Bergamo in vista di un “ridimensionamento” del City airport, leggi la sfortunata,  e anche mal studiata aggiungo io, avventura di Gandalf. Altri ancora hanno visto Linate come…un city airport, cercando di sfruttarlo al massimo per voli point to point o per feederare i loro hub.

Ma se nel paragrafo seguente ho scritto per ben tre volte City airport perché non utilizzarlo per quello che è, ovvero uno scalo per voli executive o per voli al massimo con A319 come lo scalo di Firenze o come…il City Airport di Londra.

Ma Moretti invece lo vorrebbe allargare, “utilizzando l’Idroscalo. Era nato come uno scalo per gli idrovolanti, in pratica è una seconda pista”. Il mare dei milanesi ringrazia.