Pompei: aumenta il biglietto, operatori in fuga?

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A Pompei, dopi il crollo dei muri antichi rischia di crollare anche il numero dei visitatori a causa dell’aumento del costo del biglietto di accesso agli scavi di Pompei, novità che ha sollevato le proteste dei tour operator. Protestano soprattutto quelli che propongono escursioni previste da pacchetti già venduti e per i quali diventa impossibile andare a chiedere il sovrapprezzo.

La novità che riguarda le rovine vesuviane partirà il 26 maggio e durerà almeno fino al 2 novembre di quest’anno. Il rincaro del biglietto di ingresso agli Scavi più famosi del mondo, passerà da 11 a 13 euro. Motivo: la contemporanea mostra “Pompei e l’Europa (1748-1943)” che sarà compresa nel prezzo.

La comunicazione del soprintendente Massimo Osanna non è stata presa bene da tour operator e agenzie di viaggio. “Diserteremo Pompei – hanno annunciato – il pacchetto turistico è già stato venduto e non abbiamo nessuna intenzione di rimetterci di tasca nostra” aggiungendo che soprattutto i crocieristi, in visita normalmente con tempi misurati, non avrebbero comunque la possibilità di visitare una mostra che, a prescindere da ciò, potrebbe non interessare a tutti i visitatori. Aumento quindi ingiustificato o, quanto meno, da valutare a seconda degli interessi di chi entra nel sito archeologico. Osanna dal suo canto invece ritiene che due euro in più per l’ingresso sono giustificati già solo da Pompei in se stessa, poiché il costo del biglietto è rimasto invariato da anni.