Sardegna, un Patto da 1,5 miliardi per il rilancio dell’isola

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La Sardegna propone al Governo un Patto da 1,5 miliardi per il suo rilancio. Il Patto con la Sardegna rientra nel Masterplan con il Sud, ed è stato illustrato dalla Giunta regionale alle associazioni degli enti locali nell’ambito di un percorso di condivisione con i territori e le parti politiche e sociali. La firma del Patto, attesa per la fine di giugno, dovrebbe portare all’Isola risorse per 1,509 miliardi di euro definendo le azioni di programmazione del Fondo di Sviluppo e Coesione (Fsc) e dando risposte al dossier insularità, consegnato dalla Regione al Governo un anno fa.

Tra le richieste della Sardegna il cofinanziamento sulla continuità territoriale per 30 milioni all’anno per un minimo di 4 anni: 120 milioni in tutto, a cui sommare ulteriori risorse regionali per rinforzare la continuità verso Roma e Milano.

Fra le priorità inserite anche trasporti aerei e ferroviari interni, ambiente e infrastrutture. Sollecitazioni al Governo dunque anche per ridurre i tempi di percorrenza nel trasporto su ferro tra il nord e il sud dell’Isola, e collegare tra loro i tre aeroporti, così da portare le ferrovie sarde a tutti gli effetti dentro la rete dei collegamenti nazionali. A questo si andrà ad affiancare un rilancio della CT2 (il Decreto per la Continuità Territoriale) e azioni su altre rotte, non appena sarà sciolto il nodo delle decisioni atteso dall’Unione Europea. Da ultimo, il presidente ha indicato i settori prioritari su cui si concentreranno le azioni dei fondi Fsc: oltre alla mobilità ci sono infrastrutture, scuola, sanità, ambiente, sviluppo economico e produttivo, e copertura degli ammortizzatori sociali 2014.