Sciopero aereo, centinaia di voli cancellati in tutta Italia

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Ci sono state centinaia di cancellazioni nella giornata nera del trasporto aereo italiano andata in scena ieri. Il motivo? Lo sciopero indetto per quattro ore dalle principali compagnie low cost, dai controllori di volo e da parte del personale della vigilanza privata e di sicurezza degli scali.

Anche se il disagio è stato contenuto nel corso della giornata grazie all’annuncio dello sciopero dato con sufficiente anticipo ai viaggiatori, le associazioni dei consumatori Unc e Codacons hanno presentato un esposto all’Antitrust per verificare la legittimità dello stop. Ma c’è di più, perchè il Codacons, in particolare, ha chiesto di indagare anche a Commissione Ue, Enac e alle diverse procure.

Cancellazioni in tutta Italia

Nel dettaglio, a Torino Caselle sono stati soppressi 20 voli, oltre 60 complessivamente negli scali pugliesi di Bari e Brindisi, un centinaio a Fiumicino. Ita Aiways ha cancellato sull’intera rete 122 voli a causa dello stop dei controllori di volo che affianca quello dei piloti ed assistenti di volo di Ryanair, Malta Air e della società CrewLink, di Easy Jet e Volotea, accanto all’agitazione, proclamata da Cub Trasporti ed Usb, nel comparto del trasporto aereo e dell’indotto. A Linate e Malpensa le cancellazioni sono state 80 voli, 79 ad orio al Serio e una quarantina anche a Bologna.

Ma i disagi per il traffico aereo non sono solo una prerogativa italiana. A causa della carenza di personale del 35% rispetto al periodo pre Covid degli aeroporti del Nord Europa e delle compagnie che sono basate in questi scali, infatti, nei tre mesi estivi sono stati cancellati (e sono a rischio di cancellazione) circa 120mila voli, con 1,5 milioni di passeggeri direttamente coinvolti e otto milioni che potrebbero subire conseguenze indirette. Accanto alle disavventure di Heathtrow nei giorni scorsi si sono aggiunte le difficoltà di Zaventem a Bruxelles, con il 72% dei voli in ritardo a luglio, seguito da Francoforte (68%) in Germania e da Eindhoven (67%), nei Paesi Bassi. Per i voli cancellati i più colpiti sono stati in questo mese gli scali di Francoforte (7,8% di voli annullati), Schipol Amsterdam (5,2%) e Lisbona (4,8%).

Ritardi o cancellazioni: i diritti dei passeggeri

Come previsto dalle norme europee, in caso di cancellazione del volo il passeggero ha diritto alla scelta tra 3 opzioni:

  • rimborso del prezzo del biglietto per la parte del viaggio non effettuata;
  • imbarco su un volo alternativo quanto prima possibile in relazione all’operativo della compagnia aerea;
  • imbarco su un volo alternativo in una data successiva più conveniente per il passeggero.

Se la cancellazione del volo non è stata comunicata con almeno due settimane di preavviso, il passeggero ha inoltre diritto ad una compensazione pecuniaria pari a 250 euro per tutte le tratte aeree inferiori o pari a 1500 km; 400 euro per i voli intracomunitari che superino i 1500 km e per tutte le altre tratte comprese tra 1500 e 3500 km; e infine 600 euro per le tratte aeree superiori ai 3.500 Km al di fuori dell’Unione Europea.

Gli indennizzi non sono dovuti in caso di disservizi causati da forza maggiore tra i quali, però, in base a una sentenza della Corte di giustizia Ue, non rientra lo sciopero.