Sorpresa Millennials: i giovani hi-tech amano i viaggi organizzati

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Sorpresa: i Millennials amano i viaggi organizzati. Chi l’avrebbe mai detto, i giovani hi-tech scelgono il viaggio a pacchetto, meglio se in Grecia, e per decidere la meta si affidano ai social. Questo è quanto emerge da un’analisi di SGTour, il web TO del Gruppo OneDay, condotto tra i giovani dai 16 ai 30 anni della propria community da oltre 2,5 milioni di liker, il portale studentesco ScuolaZoo.
Come riferisce la Repubblica, pare che il desiderio di un viaggio preconfezionato diminuisca con l’aumentare dell’età: se la maggioranza dei 25-30enni vuole organizzarsi il viaggio da sé (solo il 20% di loro ha esperienza di pacchetto-vacanza), il 45% dei giovani tra i 16 e i 19 anni rispecchia il profilo dei veri millennial traveler, preferisce cioè avere tutto pronto senza pensarci troppo. Meno convinti i ragazzi tra i 20 e i 24 (35%).

Tra le destinazioni desiderate al 1° posto la Grecia, al 2° la Croazia, al 3° la Spagna, poi Malta (4°), Montenegro (5°) e Italia (6°), mentre la percentuale maggiore di ragazzi orientati al viaggio organizzato si concentra nelle regioni del centro nord, Lombardia (20,5%), Toscana (12,8%) ed Emilia Romagna (11,7%).

Il mezzo più utilizzato per cercare informazioni e prendere la decisione è Facebook (più del 60%), luogo privilegiato di un passaparola 2.0 basato su relazioni che si instaurano online, anche attraverso blog, altri social, siti di video-sharing e chat. Il resto lo fanno gli youtuber, i blog specializzati in turismo, gli Instagram traveler e i wanderlust, che vagabondano in giro per il mondo pubblicando post, foto e facendo dirette su Periscope o su Snapchat. Il classico passaparola legato alle relazioni interpersonali ‘reali’ costituisce circa il 25% del totale. Per intercettare la domanda dei Millennials e guadagnarne la fiducia, gli operatori turistici e albergatori dovranno perciò attrezzarsi per tempo. Una cosa però non è cambiata: 8 ragazzi su 10 prediligono le vacanze in gruppo con amici. Magari per farsi i selfie o i video subacquei, ma pur sempre per stare insieme.