Una camera d’albergo per tutti, in grado di accogliere nel massimo comfort e funzionalità persone con diversi livelli di abilità, senza rinunciare al design, anche dal punto di vista estetico. È questo l’obiettivo del progetto Hoteling for All di IED Milano, Comune di Milano e Camera di Commercio di Milano Monza Brianza Lodi delineato nell’ambito del Tavolo del Turismo – gruppo Turismo Accessibile promosso dalla Camera di Commercio. Un’iniziativa sviluppata attraverso un progetto di tesi portato avanti da 5 gruppi trasversali di diplomandi dei corsi di Interior Design, Product Design e Media Design IED Milano e presentato nella sede milanese dell’Istituto Europeo di Design.

Premessa e linea guida del progetto – come emerso sin dall’inizio all’interno del Tavolo del Turismo – è la necessità di lavorare perché l’accessibilità non rimanga solo un argomento di interesse delle persone con bisogni speciali (diversamente abili, anziani, famiglie con bambini piccoli, ecc..), ma che se ne comprenda anche la dimensione economica sottostante e ci si adoperi perché questo venga ampiamente compreso a tutti i livelli. E perché Milano diventi più accogliente.

Da qui il progetto – sviluppato dai 5 gruppi di diplomandi IED e declinato in altrettante proposte di design, impiegando in un caso anche l’intelligenza artificiale – di una camera d’albergo che tenga in considerazione le necessità di portatori di bisogni diversi, ma che allo stesso tempo sia una camera “gradita da tutti”, anche da chi non presenta bisogni specifici, potenzialmente replicabile in tutti gli alberghi ma al tempo stesso diversa per tipologia d’albergo. Una camera che attraverso soluzioni tecnologiche e di design possa rispondere a diverse criticità di movimento e di vissuto in Hotel, con l’obiettivo di offrire una nuova esperienza di soggiorno.

Nello sviluppo del progetto sono stati presi in considerazione utenti normodotati, persone con disabilità temporanee, ipovedenti, non vedenti, ipoudenti, non udenti, paraplegici e tetraplegici.
Il progetto di tesi ha visto come docenti relatori Attila Verres per la Scuola di Design (Corsi di Interior e Product Design) e Dario Gavezotti per la Scuola di Arti Visive (corso di Media Design). Correlatori sono Silvia Roth (Design) e Cristina De Marinis (Arti Visive), assistenti Mattia Gadda e Giulia Bombardieri, con la consulenza di Luca Infante.

“Siamo molto felici di aver collaborato con le istituzioni e le associazioni che stanno lavorando su questi temi e che hanno accolto la nostra proposta progettuale. IED ha tra i suoi obiettivi la formazione di nuove generazioni di designer attenti e consapevoli nella progettazione legata ai temi del sociale e della sostenibilità. Istituzioni attente e giovani progettisti possono incominciare a dare risposte concrete a questi temi progettuali – commenta Alessandro Chiarato, Direttore della Scuola di Design IED Milano.

“Un’iniziativa davvero meritevole, perché lavorare sull’accessibilità significa rendere Milano ancora più accogliente e in grado di attrarre proprio tutti, in modo che nessuno debba rinunciare a viaggiare e visitare la nostra città. Per questo ringraziamo l’Istituto Europeo di Design e tutti i soggetti che hanno collaborato a questo progetto, perché costruire e diffondere la cultura dell’accessibilità, partendo proprio da dove si formano progettisti e designer, è un passo fondamentale verso questo obiettivo” – dichiarano Lisa Noja, Delegata alle Politiche per l’accessibilità, e Roberta Guaineri, Assessore al Turismo, Sport e Qualità della vita del Comune di Milano.

“Un anno fa abbiamo proposto questo progetto per risolvere un problema sentito da noi albergatori: le camere per disabili hanno purtroppo un aspetto, soprattutto nel bagno, troppo ospedaliero e questo implica che il cliente normodotato non accetti di vedersi assegnata questa tipologia di camera nonostante le dimensioni maggiori. I gruppi di studenti Ied che abbiamo valutato, oltre a presentare progetti molto validi e funzionali alla nostra attività, hanno anche dimostrato di essersi appassionati al tema e di essere entrati in empatia con le persone che hanno intervistato per conoscere in dettaglio le principali problematiche che i portatori di disabilità incontrano quando viaggiano” – commenta Maurizio Naro, Presidente APAM – Associazione Albergatori Milano.