Il turismo fa boom a Bergamo e Brescia

Bergamo, Città Alta.
Bergamo, Città Alta.

È boom di arrivi per Bergamo e Brescia. Per entrambe le città il 2015 è stato un anno d’oro per il turismo. Clima favorevole ed effetto Expo hanno aiutato, certo, ma il successo lo si deve in entrambi i casi anche alla sinergia tra pubblico e privato innescata dalle amministrazioni. I dati elaborati dall’Osservatorio Turistico della Provincia di Bergamo e riportati dall’Eco di Bergamo evidenziano infatti come il 2015 abbia registrato la migliore performance in termini di flussi turistici degli ultimi decenni: 2.060.564 presenze, di cui quasi 800 mila stranieri, e 1.056.563 arrivi (rispettivamente +12,7% e + 12,0% sul 2014). Un record che in alcuni casi, come a Bergamo città, vede gli stranieri superare gli italiani con il 66% di presenze. Soprattutto tedeschi (73.402 presenze), poi francesi (61.578), spagnoli (54.104) e britannici (50.167). Tra le nuove aree di provenienza: Polonia (45.568), Stati Uniti ( 28.158) e Cina ( 20.344). E se aumenta la domanda cresce anche l’offerta, con posti letto che su base provinciale sono arrivati a 25.998, di cui circa la metà situati in strutture extralberghiere. Numeri importanti, insomma, “che identificano il settore turistico come una parte essenziale della nuova economia bergamasca ha commentato al quotidiano bergamasco Matteo Rossi, presidente della Provincia. “Accanto al progressivo miglioramento della qualità delle strutture ricettive e del continuo sviluppo dell’aeroporto di Orio al Serio, un ruolo fondamentale è svolto dalla crescente consapevolezza che l’aggregazione territoriale sia la carta vincente per ottenere risultati sempre migliori”.

Stesso discorso per Brescia, per cui la legge regionale 27 del 2015 ha favorito la sinergia tra operatori pubblici e privati del settore, i cui numeri relativi ai flussi testimoniano un incremento di arrivi del 7,5% e delle presenze del 4,7%. Secondo i dati elaborati dall’ufficio statistica del Broletto, oltre agli ottimi risultati ottenuti dal Garda, cresce l’interesse per la città (+12% arrivi), per il Sebino (+4,5%) e la montagna (+7,6% Valle Camonica).