Gli italiani amano viaggiare alla scoperta dei sapori e delle tradizioni enogastronomiche locali. Tuttavia, a volte non riescono a godere pienamente di quanto un territorio sa offrire poiché le informazioni sono difficili a reperire.
Non solo informazioni: gli hub come luoghi per vivere esperienze
Il 67% degli italiani vorrebbe trovare informazioni di dettaglio sulle esperienze enogastronomiche da vivere ed avere la possibilità di prenotarle direttamente. Il 75%, inoltre, gradirebbe trovare degli spazi dedicati all’acquisto dei prodotti agroalimentari e vitivinicoli locali. Ecco che gli hub possono diventare così strumenti di promo-commercializzazione dell’offerta territoriale, avvicinare i turisti ai produttori e fungere da “intermediari”. Gli italiani non lo concepiscono però come semplice luogo di passaggio, come se fosse un tradizionale centro di informazioni. Vorrebbero che fosse la prima tappa – quasi “obbligatoria” – di un percorso di scoperta del territorio e del suo patrimonio enogastronomico. Ecco che il 61% vorrebbe avere la possibilità di svolgere tour che, dall’hub, li conducano alla visita delle aziende locali. Ed il 51% gradirebbe potervi noleggiare biciclette ed e-bike per poi recarsi dai produttori.
Un mirabile esempio di come un hub possa “avviare” il turista alla scoperta del territorio è rappresentato dal “Tempio del Brunello”, innovativo museo che è espressione del più ampio progetto culturale “L’Oro di Montalcino” dell’omonimo e noto comune toscano. Qui, oltre a venire introdotti alla cultura enologica di questo importante territorio di produzione, è possibile noleggiare biciclette elettriche e tradizionali ed avere indicazione dei percorsi che conducono alla scoperta delle terre del Brunello, accompagnati anche attraverso un’app dedicata – “Oro di Montalcino”.
Non solo informazioni
Parimenti, i turisti del Belpaese vorrebbero vivere in questi luoghi delle esperienze. Il 66% gradirebbe potervi svolgere degustazioni delle tipicità del territorio con guide professioniste, ed il 55% partecipare a laboratori e corsi di cucina per apprendere le ricette locali. Nel nostro Paese vi sono enoteche regionali che offrono questa possibilità: l’Enoteca Provinciale del Trentino, ad esempio, ospita al suo interno una cucina didattica ed organizza laboratori di degustazione per conoscere dal vivo produttori e tecniche di produzione dei vini del territorio.
Gli hub come luoghi per vivere esperienze
Forte è l’interesse verso l’utilizzo delle nuove tecnologie: il 56% vorrebbe poter fruire di un percorso multimediale, con video, schermi touch-screen, … e alla scoperta del territorio e delle sue produzioni. Un’occasione per fare una pre-esperienza e decidere poi, in piena consapevolezza, cosa visitare. Un esempio mirabile è il World of Wine-WOW di Porto, hub culturale e turistico diffuso – consta, infatti, di 6 musei interattivi legati al mondo del vino e 9 ristoranti dislocati in tutta la città. Oppure, “Planet Cork” (Pianeta del Sughero) è un’esperienza interamente digitale: i visitatori, all’intero di una stanza dove vi è da una replica di una pianta di sughero, possono apprendere attraverso vari device la varietà di usi di questo materiale, di cui il Portogallo è fra i principali produttori al mondo. In Italia, il già citato “Tempio del Brunello” utilizza installazioni digitali come visori di realtà virtuale, video immersivi, … per raccontare la storia del vino, del territorio e delle persone. Ad esempio, nella sala “Quadro Divino”, il visitatore può creare la propria composizione artistica attraverso postazioni touch lasciando un segno tangibile delle emozioni e delle sensazioni ricevute. Fra gli altri esempi presenti nel nostro Paese, l’Istituto Marchigiano di Enogastronomia a Jesi – progetto multi-filiera che riunisce in un unico brand i prodotti di alta qualità della regione – offre al visitatore la possibilità di conoscere il patrimonio agroalimentare e vinicolo attraverso sale tematiche con monitor interattivi ed una sala sensoriale.
La nuova edizione del Rapporto sul Turismo Enogastronomico Italiano vede confermato il sostegno di UniCredit, PromoTurismoFVG, Valdichiana Living e Visit Emilia, e il patrocinio di Fondazione Qualivita, ISMEA e Touring Club Italiano.