Turismo, per il piano nazionale il ministero chiama Invitalia

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È polemica per la decisione del ministero dei Beni culturali e del Turismo di rivolgersi a Invitalia per la messa a punto il piano nazionale per il turismo. Il supporto all’elaborazione costerà 1,5 milioni di euro

Per il piano nazionale il ministero dei Beni culturali e del Turismo chiama Invitalia, la società per l’attrazione degli investimenti controllata dal ministero dell’Economia. Un piano che solo per le attività di supporto tecnico all’elaborazione costerà 1,5 milioni di euro, riporta il Fatto Quotidiano, e che assegna a Invitalia il compito di supportare “l’elaborazione degli indirizzi strategici e di programmazione delle politiche per lo sviluppo del settore turistico”.

Dopo Turismo Italia 2020, il piano strategico per lo sviluppo del turismo messo a punto nel 2013 e rimasto nei cassetti ministeriali, e il recente Piano per la digitalizzazione del turismo voluto da Dario Franceschini, il Mibact torna quindi a interrogarsi sulle strategie di promozione e valorizzazione della filiera turistica italiana.

Ma da qualche settimana negli uffici della direzione del turismo il clima è teso. “Da giorni si sono insediati nei nostri uffici alcuni incaricati di Invitalia – racconta un funzionario del Mibact a il Fatto Quotidiano -. Scoprire poi che, in forza di una convenzione di cui noi non sapevamo assolutamente nulla, il primo atto importante del nuovo direttore generale determinerà di fatto il nostro esautoramento dal lavoro per il quale siamo qui, fa riflettere”.

Sul tema è intervenuto il sindacato Confsal-Unsa, che evidenzia come “il personale della Direzione Generale Turismo, benché siano trascorsi ben due anni da quando è stata istituita, a tutt’oggi non si vede appagato nei suoi diritti e nelle specificità professionali di appartenenza”. L’introduzione di personale esterno, “che di fatto si sovrappone alle professionalità già esistenti, comporta crescente malessere e vivi sensi di frustrazione e disparità tra il personale”. Ma il ministero, interpellato da ilfattoquotidiano.it, non ha avuto nulla da dichiarare.