Watson, la guida al museo è un computer

I ricercatori dell'IBM potrebbero mettere in forse il lavoro delle "tradizionali" guide dei musei. È allo studio, infatti, una app in grado di sostituirle

Il computer Watson di IBM, già vincitore al gioco Jeopardy! nel 2011 e poi impiegato nell’analisi di dati medici e scientifici, ora potrebbe essere assunto come guida museale.

Alcuni ricercatori di IBM Research India hanno utilizzato Watson in un’app Android, Usher, che fornisce informazioni sulle opere d’arte contenute in un museo e consente di interfacciarsi con gli utenti e formulare domande.

Come illustra technologyreview.it, Usher analizza i dati raccolti per capire se l’utente è fermo, se si sta muovendo e in che direzione per poi fornire informazioni sulla localizzazione delle opere e rispondere a domande specifiche.

L’app è in grado anche di trovare gli amici dell’utente che si trovano al museo connettendosi ai profili dei social network come Facebook. Il problema più grosso riguarda però la precisione del rilevamento: se i segnali Wi-Fi possono fornire alcune informazioni di base sulla posizione di una persona la precisione non è ancora ottimale.

Una soluzione potrebbe essere quella di utilizzare sensori di prossimità come l’iBeacon, una tecnologia che sfrutta il Bluetooth a basso consumo energetico per determinare la prossimità di iPhone altrui.

Al momento Usher non è disponibile al pubblico ed è stato testato utilizzando contenuti creati dai ricercatori per essere abbinati a determinati quadri.

Ma IBM ha speso grandi somme in questo progetto, con la speranza di acquisire software e hardware in grado di elaborare grandi quantità di dati e rispondere a domande complesse.